Casa Milan 1, capitolo preparatore atletico: il prescelto, tra l’altro più o meno direttamente già nello staff di mister (deve vincere il derby altrimenti la sua panchina continuerà a traballare) Vincenzo Montella sarà il professor Cristian Iriarte. Cadono quindi, e per motivi vari e diversi, le candidature Tognaccini (resta alla guida di MilanLab), Neri, Saccone e Dominici.
Passiamo ora alla telenovela societaria (Casa Milan 2), fronte questo denso ahimè di nubi minacciose, col magnate cinese Yonghong Li che suo malgrado, condizionale d’obbligo, si vedrebbe costretto dal governo del suo paese (emissari governativi avrebbero già allertato i finanziatori di Li a rientrare) a … ritirare i soldi versati per acquistare il sodalizio rossonero italico.
Cosa potrebbe succedere se da Pechino non arriveranno garanzie o quattrini indispensabili per sanare il debito con Elliot stipulato a suo tempo per finanziare la faraonica, (e a oggi calcisticamente parlando ancora non sono arrivati i frutti desiderati), campagna acquisti rossonera e non solo?
Semplicemente, qualora tale scenario andasse in porto beh accadrà che il fondo in oggetto e attualmente creditore tanto dei rossoneri, quanto degli investitori cinesi, fondamentalmente si troverebbe ad assorbire il club sino a qualche mese fa posseduto da Silvio Berlusconi rimettendolo poi nuovamente in vendita al miglior offerente. Fantacalcio? Lo scopriremo vivendo e il general manager Fassone è tranquillo: in testa pare abbia due piani d’uscita.
Stefano Mauri