Rugani? Il giovane difensore della Juve non è più una promessa e quest’anno si gioca il tutto per tutto: o diventa un top player, oppure rimarrà uno dei tanti. E fin qui, l’ex regista difensivo dell’Empoli, nonostante i tanti estimatori (Napoli, Arsenal, Lazio e Inter) e la pazienza di mister Allegri che se lo coccola sempre, ecco non è che si sta mettendo in mostra alla grande. Sì appare eccessivamente timido, a tratti impacciato quasi non riesca a sopportare l’enorme pressione di giocare in un club importantissimo come la Juventus. E ogni tanto, le sue amnesie, fisiologiche per carità, ecco rischiano di mettere in difficoltà i compagni. Ergo, Rugani si dia una bella sveglia che numeri e potenzialità non sempre bastano per navigare nelle acque profonde e infestate dagli squali. Capito?
Sabato sera a Torino è tempo di derby e il Toro di SinisaMihajlovic, partito a razzo, stavolta sarà un gran brutto cliente da affrontare con la guardia alta e da prendere per le corna. Scommettiamo?
Intanto il presidentissimo Cairo un colpo gobbo, alla Vecchia Signora l’ha già rifilato mesi fa allorquando, al direttore sportivo bianconero Paratici soffiò il giovane e interessantissimo difensore brasilianoLyanco, calciatore che ad Allegri avrebbe fatto veramente comodo. Oltre a lui e al portiere Sirigu, in gran spolvero si annunciano l’ex di turno Rincon, Baselli e gli attaccanti Ljaic (ha svoltato sul serio?) e Belotti (e se fosse lui il dopo Higuain sull’altra sponda del Po?). Furbo, astuto, tosto e “motivatore” con le palle, il buon Sinisa ha scelto di ricorrere al modulo tattico 4-2-3-1. Quindi … attenta Juve, il Torino fa sul serio.
Stefano Mauri