Cronaca Vera

Francesca Capetta: “La mia voce per i bimbi sofferenti”

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L’incredibile storia della cantante Francesca Capetta: dall’Italia a Broadway e ritorno

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Pino Torinese (Torino)

Da un piccolo comune della città metropolitana di Torino a Broadway, New York, dove è una stella nascente di musical e cabaret. La storia di Francesca Capetta sembra una favola: 26 anni, cantante e attrice piena di talento, con grandi sogni e la forza di realizzarli, uniti a un impegno costante nell’aiutare le persone più sfortunate. Sì, perché questa ragazza, dopo quattro anni intensissimi vissuti negli Stati Uniti, dove si è trasferita nel 2013 grazie a una prestigiosa borsa di studio, è temporaneamente tornata in Italia per mettere in scena il proprio coinvolgente spettacolo “Broadway & Jazz”, il cui intero ricavato è stato devoluto in beneficenza, all’associazione umanitaria “Amitié Sans Frontières Torino”.

Il debutto tricolore di Francesca, dopo anni passati a incantare dal palco gli abitanti della Grande Mela, è stato eccezionale e si è svolto nel teatro del Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino gremito da oltre 700 persone, e ha visto Marco Berry, celebre presentatore e illusionista, come ospite d’onore. Ad affiancare Francesca, oltre a Berry, nomi di rilievo della musica del nostro Paese: Alfredo Matera al pianoforte, Gian Paolo Petrini alla batteria, Stefano Cocon alla tromba, Gianluigi Corvaglia al sassofono, Davide Liberti al contrabbasso, e Cristina Meloni come direttrice del coro, con Marzia Scarteddu come aiuto regista.

Per la prima è tornata a esibirsi temporaneamente in Italia mettendo in scena il proprio coinvolgente spettacolo, il cui ricavato è stato interamente devoluto in beneficenza

Un progetto importante

La serata è stata magica, piena di emozioni, commozione e divertimento, tra un grande classico della musica. Il pubblico, incantato dalla voce calda, potente e ricca di sfumature di Francesca e una battuta di Berry, acquistando il biglietto dello spettacolo ha sostenuto un progetto importante, portato avanti dall’associazione “Giglio Onlus” (del resto, la 26enne non è certamente nuova alla beneficenza).

Nata a Torino nel 2002 per sostenere i genitori di bambini ricoverati per malattie a lunga degenza presso l’Ospedale Infantile Regina Margherita, la onlus si occuperà della ristrutturazione del nuovo Condominio solidale di casa Giglio, che sorgerà in un’ala dell’ex Seminario e sarà in grado di ospitare fino a undici famiglie.

«Ho subito accettato l’offerta di “Amitié Sans Frontieres” perché era per una splendida causa», ha spiegato Francesca. «A New York, ogni mese canto come volontaria nell’associazione “Vocal Ease”, con cui portiamo la musica negli ospedali e nelle case di riposo».

La sua passione per il teatro è nata all’età di 6 anni e si è sviluppata frequentando numerosi corsi – Fa volontariato con un’associazione che porta la musica negli ospedali e nelle case di riposo

Com’è, per il resto, la vita newyorkese di questa eccellenza italiana che ha capito ben presto che strada avrebbe preso la sua vita.

«Dopo aver visto il mio primo spettacolo a Broadway, si trattava di Mary Poppins, sono riuscita a ottenere il mio obiettivo laureandomi alla prestigiosa “American Musical and Dramatic Academy”».

È nata una stella

Senza mamma e papà vicini, partendo da zero e costruendosi una carriera artistica, ha scoperto «un’energia speciale» e, «la bellezza di poter essere chi si vuole, in una città dove tutti sono stranieri e questo ti aiuta a farti sentire il benvenuto».

Così, in questi anni, Francesca ha collezionato successi sempre maggiori, passando dall’essere scelta tra i migliori studenti dello Stato per il musical “Broadway Rising Stars”, al mettere in scena uno cabaret show tutto suo, “An Italian in New York”, andato in scena al “54 Below”, (l’ex “Studio 54”, mitico locale di culto). In questa occasione ha ottenuto solo recensioni entusiastiche da parte di numerosi giornali americani, che l’hanno definita “La nuova stella del cabaret newyorkese”.

Francesca, instancabile e determinata, ha portato, e continuerà a portare, la sua musica in Canada e in Cina, a Hong Kong, pensando al suo futuro.

Francesca, che ha iniziato a cantare a sei anni nella sua cameretta, «per la “gioia” dei vicini di casa, poverini», non ha dubbi su ciò che le riserva il domani.

«Mi piace molto il detto che se vuoi vedere come sarà il tuo domani ti basta guardare che cos’hai fatto oggi durante la giornata. Il mio futuro lo vedo a New York, a fare il lavoro che amo di più».

Marcello Soverato per Cronaca Vera


 

 

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