A Bergamo di sopra o Bergamo alta, che dir si voglia, è in corso anche quest’anno il meeting internazionale de “I Maestri del Paesaggio”, che dal 7 al 24 settembre porta a godere migliaia di persone della vista e di uno scenario della città Lombarda, la quale molto ha da dire sul tema.
La rassegna è suddivisa in nove categorie, che facilitano la fruizione e indicano immediatamente ai nostri occhi che cosa di più li può illuminare, e bisogna dire che la scelta tra gli argomenti così intriganti non è facile.
Sabato è stata la giornata sul Progettare e Comunicare il verde con le nuove tecnologie, organizzato e gestito da Giovanni Dalla Bona di Imparafacile. Si Progettare e Comunicare, perché nell’incontro tenutosi a Casa Suardi, non ci si trova in una posizione di addomesticamento del paesaggio, ma una situazione di Relazione con il territorio.
A cominciare dalle opere dell’Accademia Carrara, che grazie alla lungimiranza ed allo sguardo contemporaneo dell’attuale Direttore Maria Cristina Rodeschini, hanno cominciato a parlare grazie alla tecnologia della Realtà Aumentata.
A Bergamo si ha a che fare con la Realtà Aumentata,
che ci regala informazioni aggiunte,
rispetto al piano reale del nostro vissuto e, la Realtà Virtuale, cosiddetta immersiva per la sua caratteristica di estraniarci dalla nostro mondo creandone altri virtuali. La dottoressa Giuliana Guazzaroni (uno dei maggiori esperti e sviluppatori di Augmented & Virtual Reality), a
questo proposito, ci ha mostrato la possibilità di relazionarci con piante ed erbe del territorio. Grazie a queste nuove tecnologie possiamo avere informazioni sulla specie, sulla storia e sulla condizione del nostro intorno, che in questo modo, riesce a trasmetterci un racconto, e a rimanere così, nella nostra memoria attraverso le emozioni che ci suscita.
Ma non solo, la Dottoressa Guazzaroni rapisce la nostra attenzione anche con la capacità e tecnologia di Videomaker VR360°. Ora siamo nel e con il Paesaggio Reale e Virtuale. Nella ripresa a 360°, che tutti ormai abbiamo la possibilità di fare e pubblicare anche su fb (come lo stesso Zuckerber si adopera a spiegarci), ci troviamo nella condizione finalmente di essere con e non sopra o sotto il livello del nostro ambiente.
Ma abbiamo bisogno tutta questa tecnologia per tornare a relazionarci con il territorio senza pensare solo a dominarlo?
http://www.frontedelblog.it/2017/09/12/su-a-bergamo-dentro-il-paesaggio/