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Il patto scudetto del Napoli, Keita al Monaco e quel fenomeno di Milinkovic Savic

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Se il carismatico, esperto, pesante e pensante portierone Reina non ha lasciato il Napoli è perché questo Napule calcistico edizione 2017 – 2018, sottotraccia può vincere lo scudetto. E ci credono anche i giocatori, la società e il tecnico Maurizio Sarri. Sì ci si crede davvero nella vittoria, al punto che i senatori, Reina compreso e in primis, all’interno dello spogliatoio avrebbero firmato un patto per il … Tricolore.

A proposito, tra gli azzurri occhio a Zielinski, centrocampista, o meglio, mezzala fortissima che, tra un anno, per una cifra mostruosa…(dai 70miliioni di euro a salire) beh potrebbe diventare uomo mercato.

Ma il polacco avrebbe (anche) qualche buona chance per restare e così provare, o ritentare, l’assalto alla Champions. Scommettiamo?

Alla fine il talentuoso jolly offensivo Keita è approdato al Monaco, per la gioia del presidentissimo Claudio Lotito che si frega le mani per l’ottimo affare concluso.

Tra l’altro nella Lazio milita un altro talento immenso, vale a dire il tuttocampistaMilinkovicSavic (la Juventus per averlo avrebbe versato 70milioni di euro), calciatore in rampa di lancio. Che ne dite?

Sfumato Schick (e certe sfumature di questo affaire mancato restano avvolte nel mistero, no?), svanito Keita, alla Juve potrebbero bastare, accontentandosi, i soli innesti di Howedes (affare fatto) roccioso e versatile difensore tedesco e, Atalanta permettendo, Spinazzola. Il primo è ufficialmente già bianconero, per il secondo bisognerà attendere fino all’ultimo secondo di giovedì 31 agosto. Una considerazione? Più dei vari laterali d’attacco (Douglas Costa e Bernardeschi) arrivati, mister Max Allegri (sarà soddisfatto da questo calciomercato juventino… a metà?) forse necessitava di un vice Higuain pronto (Schick sarebbe stato perfetto), di un centrocampista fortissimo (appunto MilinkovicSavic o il sogno Strootman), di un laterale basso alla Cancelo (passato all’Inter), di un (con la conferma di Cuadrado tra Bernardeschi e Douglas Cosa ne bastava uno) jolly offensivo e dell’arrivo immediato di Caldara, mandando a Bergamo eventualmente Rugani. No?

Stefano Mauri   

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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