Molti progetti che negli anni ho realizzato, girano intorno a una voce narrante. Un personaggio che sembra non essere collegato al film. Poi si rivela importantissimo per il proseguito della trama. Ho sempre cercato di creare un’aurea di mistero ,sia nella lavorazione dei progetti ,sia nel rivelare notizie sui lavori in esecuzione. La voce narrante è stata più volte utilizzata nei film e non sono certo io il primo ad usufruirne. Ma è bello ingannare lo spettatore facendogli credere di vedere una cosa, e poi rivelargli che quello che vedeva, era diverso da quello che percepiva. Ma è comunque un modo di raccontare che non deve essere abusato e deve estremamente servire per il movimento del film. Negli ultimi due anni sto girando un film ad episodi basati sui sette vizi capitali. In questo lavoro c’è un narratore, un Caronte che ci porta nelle esistenze degli svariati protagonisti. Lo interpreta Gianluca Piretti, attore poliedrico, che spazia dal teatro ai film con naturalezza. Nei personaggi che interpreta si immedesima in modo viscerale, a volte eccessivamente, ma che danno poi al risultato un’impronta vera e intensa. Eccovi due forti primi piani di Gianluca ne “I vizi”:
Chi accetta di fare un corto o film con me, sa che pretendo molto, ma che so anche fino a che punto l’attore si può spingere. Ho compreso negli anni che insistere per far emergere emozioni a chi oggettivamente non le vuole dare, è sbagliato. Ho compreso che tutti possono dare qualcosa nei miei progetti ma non tutti riescono ad arrivare a quel punto di estrema immedesimazione. Gianluca come del resto altri che partecipano sanno fare. Ma sono altresì importanti anche quelli che danno una prestazione di comparsa credibile. Il portare a spasso il cane in una scena, il camminare per strada con naturalezza. Molti potrebbero dire” Hai fatto quello che porta il cane?Tutto qui?” Si, porta il cane in tre secondi di film ma anche quei tre secondi se non naturali possono essere la rovina di un progetto. Per questo curo tantissimo anche le piccole parti che possono fare la differenza. Vi voglio pubblicare un cortometraggio girato in una via di Città Alta a Bergamo nel 1999. E’ sicuramente un corto un poco datato, girato con una telecamera whs e molte scene sono notturne. Per cui le immagini non sono nitide. Ma se riuscirete a farvi trasportare dalla voce narrante di Omar Fantini, entrerete attivamente nel discorso che vi ho fatto in questo articolo. Realizzato in due giorni, un pomeriggio ed una notte. Con attori professionisti e non. Fra cui Manola Capoferri, Marta Fabbietti e Stefania Ferrari. Stefano Colombi, Angela Previtali. Buona visione.