Bello, a tratti persino spettacolare a vedersi, il Napoli edizione 2017 – 2018, compagine frizzante grazie a un 4-3-3 spumeggiante, beh senza dubbio sa incantare senza stancare. Hamsik, Allan e Jorginho (il centrocampista italoargentino può tornare utile pure al Ct Ventura in chiave azzurra. Scommettiamo?) a centrocampo girano assai, senza dimenticare i vari Diawara, Zielinski (potenziale fuoriclasse) e Rog. In attacco Insigne (merita la casacca numero 10. No?), Callejon e Mertens furoreggiano. E … non dimentichiamo un certo Milik in fase avanzata di recupero. La Difesa? Koulibaly (un gigante), Albiol, Ghoulam (uno dei migliori laterali sinistri del mondo) e il portiere (se parte deve essere sostituito benissimo) Reina (dà fiducia e pathos) non temono rivali.
Insomma, questo Napule(forse non guasterebbe un puntello di rincalzo per la fase offensiva o un colpaccio alla Schick), favoloso ad emozionare con trame di giuoco ficcanti e avvolgenti, per intenderci d’avanguardia europea … ha tutto per far sognare i tifosi, il bravo direttore sportivo Giuntoli e il presidentissimo Aurelio De Laurentiis.
Mister Maurizio Sarri? È bravo, esperto, navigato, preparato, coinvolgente, minimalteatrale e intuitivo. Insomma ha tutto per provare a vincere insieme ai suoi ragazzi il buon Sarri! Meno piagnistei inutili (che piangere e fottere tutto sommato, ogni tanto aiuta. Ma senza esagerare), più apertura tattica (non sempre basta il 4-3-3, ogni tanto cambiar registro non guasta) e … una certa lucida, incisività nel leggere (e cambiare) certe partite statiche, mah alla lunga potrebbero rivelarsi ingredienti giusti e su cui puntare con maggior piglio. No?
Stefano Mauri