Su Cronaca Vera si parla di Dislessia e Visione, di Micaela Veneziano, in una lunga intervista alla giovanissima autrice
Gigi Montero per Cronaca Vera
MADONE (Bergamo)- Ha appena 23 anni, ma la sua tesi triennale di laurea in psicologia, “Dislessia e visione- Prevenzione e trattamento” è già diventato un libro. O meglio un ebook, pubblicato da Algama. Anche perché Micaela Veneziano, per scriverla, non si è limitata agli studi, ma è andata a conoscerla direttamente sul campo, frequentando chi ne è affetto e osservando uno stretto rapporto tra la dislessia e la visione. L’abbiamo incontrata.
Che cos’è esattamente la dislessia e perché tanti ancora la ignorano?
«La dislessia consiste in un grave ritardo nell’imparare a leggere, anche in assenza di carenze intellettive, socioculturali e affettive. Si tratta di un problema specifico dell’apprendimento caratterizzato da un rallentamento del processo di lettura e da errori durante la stessa».
Quali sono le conseguenze?
«Il deficit di lettura comporta difficoltà nel percorso scolastico del bambino. Ma anche nelle relazioni con gli altri e dal punto di vista emotivo. Quando, ad esempio, ad un bimbo dislessico viene chiesto di leggere ad alta voce in classe, lo si mette in imbarazzo. Lui si sente preso in giro e non avendo modo di capire il perché non riesca a farlo, può arrivare ad un blocco emotivo, che aggrava il disturbo».
Nel tuo libro si parla di come prevenire i problemi che ne derivano.
«La dislessia evolutiva nel corso degli ultimi anni è sempre più studiata, soprattutto in relazione alla visione come una delle sue possibili cause. Le scoperte sono innumerevoli. La più innovativa riguarda i videogames, spesso messi in cattiva luce per l’utilizzo improprio che se ne fa, per il contenuto violento e per il rischio di dipendenza o di condotte aggressive che arrecano ai ragazzini»
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