Parliamo un po’, tra serie A e B, di calcio lombardo senza scomodare, almeno per questa volta, le due presunte corazzate (grazie a soldi forestieri) Milan e Inter. Sì, oltre Milano, in quella (o questa fate voi) perla di Padania che è la terra lombarda, ecco Bergamo, Brescia e Cremona, calcisticamente parlando, senza dubbio possono e devono pensare positivo.
In terra orobica, la Dea Nerazzurra, reduce da una stagione positiva e dalla riconquista dell’Europa pallonara, ahinoi ha passato (aspetto strano e misterioso) un’estate thriller complice le cessioni illustri pesanti (e pensanti) dei big Conti e Kessie. E … “voci” provenienti dalla terra bergamasca, compreso il Blog controcorrente bergamonerazzurra, già mettono nel mirino l’allenatore Gasparini e il calciomercato portato avanti dalla società nerazzurra. Che dire o aggiungere? Mah, onestamente l’Atalanta (probabilmente) faticherà non poco a bissare quanto fatto di positivo sino a pochi mesi orsono. Ma gettare la croce addosso al trainer e al management atalantino oggi, quantomeno suona azzardato. Gasparini sa il fatto suo, gode della massima fiducia del presidentissimo Percassi ed è un grande calciofilo appassionato che merita di lavorare. No?
Capitolo Brescia? Il sodalizio che fu del compianto (presidente d’avanguardia e mai del tutto capito) Corioni, recentissimamente è stato rilevato dall’ex presidentissimo del Cagliari Cellino. E l’appassionato Imprenditore Pallonaro ha una voglia matta di riplasmare il Brescia (l’obiettivo è un torneo tranquillo per puntare oltre l’estate prossima) a sua immagine e somiglianza. Scommettiamo?
Cremona? La Cremonese ha cambiato tanto acciuffando tanti giocatori pronti. E in panchina siede un veterano della categoria quale Tesser. Las previsione? La Cremo, iniziando dalla presidenza ambiziosa (il Cavalier Arvedi gradirebbe la serie A) ha tutto per stupire.
Stefano Mauri