Sottotraccia, molto lontana dalle effimeri luci della ribalta, ecco la Cremonese neopromossa in serie B lavora, sotto la direzione del per allestire una rosa competitiva per la Cadetteria e … accattivante, intrigante, sexy, sbarazzina pronta a fare l’occhiolino, perché no, alla serie A.
Arvedi, patron generoso, ambizioso, lungimirante e attento, sfumata la possibilità (peccato che male non avrebbe fatto da quelle parti) di acquisire, insieme ad altri soggetti, l’Ilva (storica acciaieria italica) di Taranto, anche se non lo ammetterebbe sotto la peggior tortura, beh un pensierino al doppio salto calcistico, se ancora non l’ha fatto, certamente lo farà a breve. Ma giustamente non getterà soldi (Gilardino? Non è il profilo adatto alla “Cremo”, mai dire mai comunque) nel vuoto … che la priorità e giustamente è partire per salvarsi, se son rose poi fioriranno a maggio. No?
Del resto mister Attilio Tesser (tecnico sottovalutato, ma sa il fatto suo e merita maggiore attenzione), di doppie promozioni, visto ciò che ha fatto (poco) tempo fa a Novara è esperto e sa come si fa, ma quel che conta è non caricare eccessivamente l’ambiente e lavorare con serenità assoluto e quella bella, tipica, magica leggerezza che, spesso, appunto è fondamentale per compiere grandi imprese. Cremonese in corsa per la serie A? Perché no, ma guai a sognare troppo continuando a … dormire.
Stefano Mauri