Calcisticamente parlando, in quel di Parigi, sponda Paris Saint Germain, per il delicato ruolo di direttore sportivo si pensa all’italianissimo di Orzinuovi Andrea Berta, attuale direttore dell’Atletico Madrid.
Berta qualora la trattiva andasse in porto sostituirà Patrick Kluivert e avrà il delicato compito di allestire una rosa competitiva per far decollare finalmente, in patria e in Europa, il football parigino. Chissà, magari da Madrid, Andrea da Orzi potrebbe portarsi all’ombra dell’Eiffel pure mister Diego Pablo Simeone (magari con i calciatori Griezmann, Oblak e Godin) tecnico preparato e grintoso, sulla carta l’allenatore ideale per sostituire Emery in caso di partenza.
Insomma, qualora il presidentissimo del Psg Nasser Al Khelaifi riuscisse a strappare Berta all’Atletico, ecco, in casa si porterebbe uno dei migliori professionisti, tra le altre cose in buonissimi rapporti col superprocuratore Jorge Mendes, al mondo.
Ex bancario, ma soprattutto sopraffino, appassionato e capacissimo calciofilo, Berta in Italia si è fatto le ossa collaborando con club del calibro di Rodengo Saiano, Carpenedolo, Parma e Genoa. Probabilmente, se invece di puntare su Leonardi, l’ex patron del Parma (poi fallito) Ghirardi, ai tempi che furono avesse confermato il diesse bresciano, mah, forse i gialloblù parmensi avrebbero avuto ben altro destino. Con i se ed i ma però non si fa la storia, quel che conta è che Berta, uomo perbene e di poche parole, conosce la materia, sa il fatto suo e … la sua filosofia pragmatica si basa sul seguente concetto: la differenza non la fa il giocatore migliore, ma quello giusto.
Ergo, con o senza Simeone, al Psg, Andrea Berta farebbe sicuramente bene.
Scommettiamo?
Stefano Mauri