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Sarri, Sousa, Pioli, Allegri, Conte e la panchine che ballano. Milan quando il closing?

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Allora manca ancora un pochino alla conclusione della stagione agonistica 2016 – 2017 eppure già impazza, alla stragrande, il cosiddetto totopanchine.

Partiamo da Firenze, dove Sousa vive praticamente da separato in casa e si appresta a fare armi e bagagli per lasciare il posto a mister Marco Giampaolo che a Genova, sulla panca blucerchiata sta facendo, tutto sommato, bene. A proposito, sulle sponde dell’Arno si racconta di una Fiorentina in vendita, soprattutto si narra che il sogno mostruosamente proibito dei Della Valle, i quali venderebbero solo dietro un’offerta super, udite, udite sia il buon Sarri che dal Napule dovrebbe andarsene a giugno per fare il posto, magari, eventualmente a Sousa. Mah… che intrecci nel pallone.

A oggi, aspettando sviluppi sul fronte societario milanista (closingrinviato, avvicendamenti nella cordata interessata all’acquisto, e successivo pagamento dilazionato?), a Milano, proprio il rossonero Montella è l’unico sicuro di restare anche per la stagione 2017 – 2018. Sì poiché la posizione del coach interista Stefano Pioli, con l’Inter che starebbe radarizzando i vari Conte, Simeone, Spalletti ed Allegri è più che mai ballerina. Questo alla faccia delle smentite di facciata. Tra l’altro Luciano Spalletti, con la Roma che non ha ancora sciolto le riserve sul suo futuro, oltre all’Inter potrebbe, condizionale d’obbligo, passare alla Juve qualora Allegri emigrasse in Spagna (Siviglia?) o Inghilterra (Arsenal?) o da qualsiasi altra parte. Anche il presidentissimo juventino Agnelli non è più sicuro di restare nella stanza dei bottoni della Vecchia Signora. Secondo Dagospia infatti, suo cugino John Elkann gradirebbe, in sintonia con Marotta, sostituirlo con uno tra Nedved, Del Piero o Vialli. Vedremo quali sviluppi prenderà tale vicenda senza dimenticare che, non più tardi di quindici giorni fa, il direttore sportivo della Juve si sarebbe incontrato col suo alter ego madrilista, sponda Atletico, Andrea Berta. Che i due abbiano parlato del futuro del Cholo Simeone?

Lo scopriremo vivendo.

Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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