Allora l’attualità parla, o meglio, ha raccontato di una divergenza di vedute in diretta, in occasione della partita di campionato Juve – Palermo tra mister Max Allegri e il difensore centrale, nonché idolo dei tifosi Leonardo Bonucci.
L’allenatore poi ha escluso il totem della tifoseria dalla sfida di Champions League col Porto. Scelta questa importante, pesante, ponderata con la società e d’esempio per la squadra. Caso chiuso? Il general manager Marotta sostiene di sì, ma in realtà, beh i rapporti tra il trainer livornese e Bonucci (che piace al Chelsea, al Psg e al City), in realtà non sarebbero ottimali. Uno dei due è ormai di troppo? Mah, lo scopriremo vivendo, certo la situazione, nonostante il momento felice in campionato, ecco è particolarmente delicata. No?
Il diverbio tra capo e il totem dello spogliatoio, il nervosismo ormai cronico dello stesso allenatore di Livorno, la maretta, mai smentita, commentata e ufficializzata, tra John Elkann e il presidente (e cugino) Andrea Agnelli, Marotta che tiferebbe per John: cosa quaglia sotto la Mole bianconera? Mistero.
Intanto nei giorni scorsi, il direttore sportivo juventino Fabio Paratici, dopo aver ricevuto l’ok dal suo collega Andrea Berta (direttorissimo italiano dell’Atletico Madrid), condizionale d’obbligo avrebbe chiesto a Simeone la disponibilità a trasferirsi, tra qualche mese a Torino. E il Cholo pare abbia chiesto tempo per pensarci.
Stefano Mauri