C’era una volta il Toro, o meglio, un Torino spumeggiante che, senza stancare sapeva e voleva incantare. Poi però il giocattolo granata, qualche settimana fa si è inceppato e mister Mihajlovic, per la serie il trainer che pareva avere le chiavi in mano di una macchina quasi perfetta, oggi …sembra non ne azzecchi più una manco per caso.
Balla la panchina dell’ex allenatore di Milan, Sampdoria, Bologna, Catania e Fiorentina? Sì, balla assai la panca del buon Miha, inutile negare l’evidenza.
Domenica in quel di Empoli, al termine di una “discussione” non proprio bella da vedersi, Iago l’ha avuta vinta sull’immenso Belotti (la clausola rescissoria lo disturba?) tirando il penalty, per la cronaca poi sbagliato. Ebbene questo è un piccolo, ma significativo esempio che, ecco, all’interno dello spogliatoio qualcosa non funziona, che, particolare non da poco: nonostante le apparenza e l’aria da duro, forse (ahimè) SinisaMihajlovic sia ormai un uomo troppo solo e non più in grado di guidare la sua magmatica creatura calcistica.
Ergo domenica col Pescara è imperativo vincere gettando il cuore oltre l’ostacolo e preferendo la prosa al posto della poesia. In caso contrario, sulla sponda torinese – granata del Po, non si escludono colpi di scena e cambi in panca, magari con Reja (o Guidolin?) nelle vesti di traghettatore. Scommettiamo? Ah quasi dimenticavo: in caso di rigore: palla al Gallo Belotti e … basta. Ok?
Stefano Mauri