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Paulo Sousa il mister della Fiorentina già leggenda con … le valigie in mano

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Mister Paulo Sousa, bravo allenatore portoghese della Fiorentina, cultore del bel giuoco, calciofilo capace e competente beh è considerato una delle voci più interessanti e belle dal football europeo. Dopo aver battuto per bene la Juventus domenica scorsa 15 gennaio inoltre, data già entrata nella storia, Sousa di diritto è entrato nella leggenda viola, ma in pratica ha le valigie in mano e a giugno se ne andrà. Chi al suo posto? Uno tra Sarri (oggi sogno mostruosamente proibito, ma domani si vedrà), Donadoni, Giampaolo, Prandelli e Simone Inzaghi potrebbe ereditare la sua panchina. Fantacalcio? Lo scopriremo vivendo.

Dove andrà Sousa? Andrea Agnelli, presidente (a tempo?) della Juve avrebbe suggerito a Marotta il nome dell’attuale trainer della Fiorentina nel caso, neppure tanto strampalato, Max Allegri dovesse lasciare la Juve, ma pure Inter, Atletico Madrid, Barcellona, Arsenal, Psg, Monaco, Borussia e Manchester City starebbero seguendo con attenzione l’operato di Paulo Sousa, strano caso fino a prova contraria o ripensamenti, di separato in casa nonostante stia facendo assai bene.

Ecco è proprio strano questo sclerato sistema showfootballmoderno. No?

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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