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La Juventus parte alla grande con Higuain, meno qualità e un centrocampo lento

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Sì la Vecchia Signora di Torino c’è, archivia alla grande, battendo per 3 reti a 0 e senza patire il Bologna, il Ko di Doha in Supercoppa, ma si scopre più Higuain dipendente, con meno … qualità e con il reparto nevralgico centrale lento che andrebbe totalmente ridisegnato e ripensato.

Del resto, se per adesso il rinforzo di centrocampo si chiama Rincon, superbo combattente di quantità, ecco capite come ogni discorso qualitativo vada a farsi benedire. Ed è un vero peccato perché per andare avanti in Europa, in quella Champions League che alla Juve manca ormai più dell’acqua al deserto, beh servirebbero elementi in grado di accarezzare il pallone, inventare e lanciare acuti in grado di stimolare la verve già brillante dei vari Higuain e Dybala.

A proposito, tra i partenti risulterebbe l’esperto Evra, ma con Alex Sandro, Asamoah e il giovane Mattiello, ammesso e non concesso se ne vada davvero, l’esperto (totem dello spogliatoio) Evra non verrà sostituito. E salvo colpi di coda, o meglio, se non arriverà il sudamericano Bentancour (previa la partenza di Hernanes), il calciomercato invernale della Madame d’Italia si chiuderà senza ulteriori squilli.

E il compito di trovare l’alchimia giusta per fare strada nel Vecchio Continente passerà a mister Max Allegri il quale confida parecchio nel recuperato Pjaca, elemento fondamentale per provare il 4-3-3, senza dimenticare che anche da Pjanic trainer, compagni e tifosi si aspettano tantissimo. Dulcis in fundo si riveleranno di fondamentale importanza le reti del playboy da tastiera Higuain e le intuizioni offensive del corteggiatissimo Dybala. Siete d’accordo?

 

Stefano Mauri

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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