Clamoroso a Milano, coi giovani promettenti calciatori del Milan ormai sempre più nel mirino di mezza Europa nel e del pallone.
Nei giorni scorsi infatti, sul tavolo dell’amministratore delegato a termine, aspettando il fatidico closing Adriano Galliani, secondo quanto riportato dalla Gazzetta dello Sport, sarebbe arrivata un’offerta per il terzo portiere, promettentissimo classe 2000, Alessandro Plizzari cremasco di Crema.
Galliani ha respinto l’offerta al mittente, ma per blindare i talenti (Donnaruma, Locatelli, Plizzari, De Sciglio e soci) e rinforzare nel miglior modo possibile la squadra allenata dall’ottimo (sta tirando fuori buon vino da uva pessima) Montella, al più presto urge chiarezza sul fronte societario, in particolare servirebbe che i cinesi prendano definitivamente in mano il club dando pieni poteri ai loro uomini: il general manager Fassone e il direttore sportivo Mirabelli. Intanto, in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il dottor Renzo Cavalieri, docente di diritto dell’Asia Orientale a Cà Foscari, ha fotografato la vicenda societaria milanista come opaca, col consorzio guidato dal poco noto Li Yonghong, attivo in ambienti extracalcistici, che starebbe incontrando più di una difficoltà nello sbloccare, dopo aver già sganciato 200milioni, gli ulteriori euro sonanti (e parecchi) necessari a chiudere l’affaire entro il prossimo 3 marzo. E come ha sottolineato, proprio sul CorSera l’avvocato Cavalieri, il denaro potrebbe non bastare a portare a compimento un simile affare.
Tornerà quindi in auge il misterioso piano B varato tempo fa da Berlusconi con l’avvallo di Galliani? Lo scopriremo vivendo.
Stefano Mauri