Sabato sera a Torino, in quello Stadium che fa più forti i bianconeri, la Roma non può e non deve fare la stupidina: se vuol provare a vincere lo scudetto dovrà infatti solo e soltanto battere la Juventus.
La vittoria dei padroni di casa e un pareggio servono esclusivamente alla Vecchia Signora per consolidare la sua leadership. Questo è poco ma sicuro.
I lupacchiotti allenati da mister Luciano Spalletti, per la cronaca uno dei migliori tecnici italiani, del resto hanno tutto per impensierire la Juve, compagine forte che però, se aggredita con furore, come insegna il Genoa, va in difficoltà e talvolta in tilt: basta crederci e scendere in campo col coltello tra i denti.
Dal canto suo, Massimiliano Allegri detto Malinconia, altro tecnico bravo, preparato e che sa il fatto suo (se riuscirà a eliminare qualche eccesso di prudenza tattica in carriera vincerà almeno due Champions League), certamente non si farà trovare impreparato, o meglio, non manderà in campo i suoi malinformati. No?
Che partita vedremo in questo strano dicembre pre natalizio?
Non assisteremo a un match bello da applaudire, ma tosto e intenso da vedere con gli Allegri Boys apparentemente in stand by, ma agguerriti a sfruttare qualsiasi fisiologico rimpallo giallorosso. A football fermo poi gli ospiti si concentreranno sul calciomercato, mentre i padroni di casa torneranno subito al lavoro, con un occhio al mercato, per preparare la finalissima di Supercoppa Italiana in cartello, venerdì 23 in terra forestiera, contro il Milan. E Adriano Galliani, Geometra del e nel Pallone, al suo pupillo Allegri e alla Juventus non vede l’ora di soffiare il trofeo.
Stefano Mauri