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Milan: nonostante Berlusconi e Bee, il closing (forse) si farà, arriva Capello?

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Allora, la cordata cinese rappresentata da Sino Europe Sports Investment, nonostante qualche difficoltà, il prossimo 13 dicembre sarebbe pronta a rispettare le scadenze e chiudere l’acquisto del Milan.

Ciò detto, qualora dovessero insorgere intoppi, beh allora Silvio Berlusconi avrebbe in serbo il cosiddetto piano B. In cosa consiste il progetto di riserva ideato dal presidentissimo?

Ecco Berlusconi potrebbe, previo il versamento di altri 100 milioni di euro, prorogare il closing al prossimo giugno 2017 chiedendo, nel frattempo, una mano a imprenditori italiani (in primis Mister Diesel Renzo Rosso, ma pure altre forze imprenditoriali potrebbero entrare in gioco)  cercando così di mantenere una quota nel futuro assetto societario rossonero. A proposito: ma è vero che pochi giorni fa, Mister Bee, mediatore asiatico un tempo interessato a rilevare il Milan, ndr) si è incontrato col Berlusca?

Voci bene informate comunque, fermo restando che qualsiasi cosa succeda quei volponi di Silvio e Adriano Galliani non abbandoneranno la nave, anzi, danno per certo l’imminente closing dicembrino programmato per Santa Lucia. L’amministratore delegato in pectore Fassone (già al lavoro col direttore sportivo Mirabelli per intervenire sul calciomercato invernale) avrebbe addirittura già prenotato un posto in tribuna per la finale, in cartello appena prima di Natale, di Supercoppa Italiana con la Juventus. E Fassone (uomo di fiducia dei probabilissimi acquirenti) pare abbia in serbo una sorpresona. Cioè vorrebbe affidare a Fabio Capello la poltrona di … direttore generale.

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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