Il pareggio in casa nel penultimo turno del girone di Champions con la Dinamo Kiev, di fatto, ecco obbligherà il Napoli a non perdere nell’ultima, delicata trasferta portoghese contro il redivivo, esperto e blasonato Benfica. Che in caso di Ko, Insigne (bufala o talento da modellare e rilanciare) e soci lascerebbero la massima competizione europea. Capito?
Sì, non ci voleva il mezzo passo falso del Napule tra le mura amiche, un pari che non serve a nulla, o meglio, semplicemente è arrivato a complicare i piani della truppa partenopea.
E, ecco, nella bufera, alla fine ci è finito pure mister Sarri, il quale, quest’anno non è ancora riuscito a dare alla sua squadra quel qualcosina in più utile a … far spiccare definitivamente il grande salto agli azzurri. Intanto, lontano dalle luci della ribalta, il presidentissimo Aurelio De Laurentiis, in attesa di lanciare il suo Cinepanettone e, soprattutto, aspettando tempi calcistici migliori, condizionale d’obbligo col suo trainer (tra le altre cose reo di essere poco mediatico e recitare soltanto il solito copione in campo e fuori) sarebbe sempre più incavolato e chissà, magari a giugno, le strade dei due si divideranno, con eventualmente il portoghese Paulo Sousa (in rotta di collisione con la Fiorentina) che dovrebbe lasciare Firenze per passare proprio al Napoli. Voci fondate o fantacalcio? Lo scopriremo vivendo…
Ma sul banco degli imputati, all’ombra del Vesuvio figura pure il (bravissimo) direttore sportivo Giuntoli, anche se in realtà lui aveva individuato in Lapadula il vice Milik (allora chi e come mai si è rifiutato di acquistare un’altra punta?) il quale, qualora la situazione degenerasse … avrebbe discrete chance di fare le valigie lasciando il posto a Sabatini.
Pure queste solo chiacchiere? La palla al campo.
Stefano Mauri