Allora chi vince, per carità, ha sempre ragione, ma al netto degli infortunati, dei meriti evidenti e, di un calciomercato estivo non propriamente da Champions League (vero signor Marotta?), ecco qualche considerazione sul pur bravo mister Max “Malinconia” Allegri, e sul Pipita Higuain, quantomeno sembrano attuali, no?
Si perché questa Juve capolista e senza veri rivali in Italia, tatticamente, allo stato attuale, per necessità o voglia di sperimentare, oscilla, poche certezze non sempre aiutano, tra il canonico 3-5-2 e un ruffiano 4-4-2 camuffato da un 4-3-3 periodico. E… ecco, il triste bomber argentino, costato un occhio della testa, pur disimpegnandosi benino, ancora non è entrato al centro del progetto, così martedì a Siviglia, nel decisivo match di Champions League che attende i bianconeri, Gonzalo, Allegri volendo (nel senso che il dualismo con Mandzukic non lo agevola e forse dovrebbe varare un modulo ad hoc, spiccatamente pro Higuain, ndr) dovrebbe iniziare a dimostrare, con piglio feroce, di valere tutto il costo del suo cartellino. E’ un po’ come la Juventus questo Gonzalo Higuain: forte, ma non irresistibile com’era nel Napoli plasmato su di lui, in patria, ma non decisivo in Europa, con Mandzukic, tra l’altro, più dentro (pure in Italy) certi meccanismi bianconeri. Ergo in Spagna, la Vecchia Signora, Allegri e il centravanti argentino si giocano parecchio. Non trovate?
Stefano Mauri