L’appalto da 260 milioni di euro per il tracciamento dei rifiuti è stato bloccato in fase cautelare dal Tar del Lazio
Il Tar del Lazio rileva irregolarità nella procedura di appalto Consip per l’affidamento in concessione, in favore del Rti Almaviva-Telecom Italia, del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI)
Con ordinanza n. 7114 del 10 Novembre 2016 la seconda sezione del Tar Lazio-Roma si è pronunciata con ordinanza in fase cautelare in ordine al ricorso proposto da Exitone s.p.a., assistita e difesa dall’avvocato Claudio Vinci, avverso l’aggiudicazione definitiva dell’appalto indetto da CONSIP per l’ affidamento in concessione in favore del RTI Almaviva-Telecom Italia, del sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI) per il Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare (MATTM), appalto di fondamentale importanza strategica oltrechè di rilevante importo economico pari a 260 milioni di euro.
Il Tar ha rilevato, già in fase cautelare, puntuali profili di fondatezza nel merito del ricorso.
Si evidenzia, infatti , l’importanza del pronunciamento del Tar Capitolino, che ha riconosciuto già in fase cautelare la fondatezza nel merito del ricorso, proposto da Exitone s.p.a. con l’avv.to Vinci, in particolare rilevando che la commissione di gara non ha proceduto alla verifica obbligatoria di anomalia dell’offerta del RTI Almaviva – Telecom Italia, risultata poi aggiudicataria definitiva e che inoltre- ha riconosciuto sempre il Tar- meritano approfondimento anche le articolate argomentazioni della parte ricorrente volte a stigmatizzare l’operato della commissione di gara per quanto concerne l’apprezzamento delle offerte tecniche.
L’udienza di merito è stata fissata in tempi ravvicinati, data l’importanza dell’appalto, al 25 Gennaio prossimo. Nel frattempo si ritiene che Consip non stipulerà il contratto con l’aggiudicataria, stante i gravi rilievi in punto di regolarità della procedura di gara, evidenziati dal pronunciamento del Tar.
Ettore Politi