Stop intervista Ermione, modella e penna tagliente del thriller erotico. Gli ultimi due libri, in ebook per Algama, li ha scritti con Andrea Carlo Cappi, il romanziere di Diabolik. Ecco cosa racconta…
Divenne nota al grande pubblico nel 2009, quando grazie ad un’idea bizzarra, fece aprire su di sé i sipari dei principali salotti televisivi italiani, a partire dal Maurizio Costanzo Show. «A vent’anni avevo un romanzo bell’e che finito. Ma bisognava distinguersi dai milioni di scrittori esordienti. Così chiamai un’impresa di pompe funebri e proposi di fare un calendario: Eternamente tua, in cui fasciata da corsetti e autoreggenti, posavo in vere e proprie casse da morto». Claudia Gizzi, in arte Ermione, d’altra parte faceva la modella. Una modella dark, che ama posare in ambienti di tipo gotico. Si occupò di tutto lei, dal trucco alla sartoria. La notizia fece scalpore.
La chiamarono in tv a parlare di casse da morto. E lei, che ne era consapevole, ne approfittava per parlare del suo primo libro: Soffocami o Abbracciami, uno psico erotico pubblicato da un piccolo editore. Seguirono altre fatiche, come Inclinazione all’indecenza, scritto a quattro mani con Fausto Rampazzo. E da allora è stato un susseguirsi di romanzi, soprattutto in ebook, che assaltano le classifiche dei libri digitali. Fino all’incontro con Andrea Carlo Cappi, il romanziere di Diabolik e di alcuni eroi di Segretissimo, con cui, mentre studia osteopatia, ha scritto i thriller ad alta densità erotica Tutto il ghiaccio del mondo e Cosplay.
E con cui scriverà ancora, a quattro mani, la sua prossima fatica: «Attraverserà i confini tra i generi letterari. Avrà una componente erotica, senz’altro, ma in un contesto molto insolito: un futuro molto prossimo e pessimistico, in cui si svilupperà una storia dai risvolti noir… ma non voglio rivelare troppo. Abbiamo già un precedente sui confini della fantascienza: l’ebook “Nuova carne”, storia erotico-postatomica con molti aspetti ironici.
Questa invece sarà una vicenda drammatica e intensa, in cui i contorni saranno più sfumati. Né Cappi né io vogliamo ripeterci e, contaminandoci a vicenda, passiamo attraverso tutte le varianti possibili, come già abbiamo fatto negli ebook “Tutto il ghiaccio del mondo” e “Cosplay”, con storie diversissime tra loro. E stavolta abbiamo deciso di lavorare a un romanzo decisamente più lungo: era una trama troppo forte per limitarla a poche decine di pagine».
Modella e scrittrice. Come ti vedi tra 20 anni?
«Troppo spesso ci si dimentica di assecondare il trascorrere del tempo; mi spaventano quelle donne che non accettano di buon grado di invecchiare e che intervengono sul proprio corpo chirurgicamente, diventando macchiette delle ventenni che furono. Dieci anni fa ero all’apice della mia bellezza, pur sempre imperfetta, ma definita sconvolgente all’unanimità. Oggi, a trent’anni accetto, senza alcuna fatica, di non essere più di una bellezza eccezionale; ma so come apparire al meglio. Dunque, abbandonerò l’attività di modella (a cui sto dedicando sempre meno tempo) per continuare a scrivere. D’altra parte il fascino del cervello è sempre attualissimo. Tra 20 anni sarò un’osteopata più che abile ( l’osteopatia è una terapia manuale, basata sulla stretta correlazione tra struttura e funzione, indaga e corregge le disfunzioni somatiche con l’intento di ristabilire armonia , equilibrio e benessere) porrò particolare attenzione ai disturbi psicosomatici e continuerò a scrivere durante le lunghe notti insonni».
Come reagiscono gli uomini ai tuoi libri? Non credi di intimidirli?
«Ermione, oltre a essere il mio nome d’arte ( tratto dalla poesia ” La pioggia nel pineto ” di Gabriele D’Annunzio) è anche la mia maschera; protegge me è chi mi sta accanto. Claudia, quella che sono nella vita reale, non ha mai intimidito nessuno».
Cosa ti dicono in casa?
«Fortunatamente in casa mia, sono tutti sufficientemente intelligenti da saper valutare un testo dalla sua efficacia letteraria, i miei genitori sono i miei più grandi sostenitori e davanti a qualche frase più colorita, al massimo, si concedono una risata».
Una domanda è d’obbligo: cosa pensi di Cinquanta sfumature di grigio?
«Il caso letterario in questione, mi fa arrabbiare. Nulla di originale, nulla di realistico, solo una sorta di Cenerentola con qualche tratto di sottomissione. Ha suscitato una curiosità morbosa, assolutamente ingiustificabile».
Uno scrittore che ti ha ispirata?
«Lo scrittore migliore di tutti i tempi è, a mio avviso, Alberto Moravia; non si può dire che l’erotismo sia la caratteristica più presente nei suoi scritti, si concentra piuttosto sulle relazioni umane e sa farlo in modo impeccabile. Mi è piaciuto molto il suo “Io e lui” in cui racconta di sé e del suo membro; erotico sì, ma soprattutto ironico».
La tua attività ti ha mai creato problemi nella vita quotidiana?
«A volte capita che, qualche paziente particolarmente attento, si ricordi di me seduta al teatro parioli, ospite al Maurizio costanzo show. Nessuno di loro ha però deciso di cambiare terapista».
Manuel Montero
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