Quando mi è stato detto che mi avrebbero creato uno spazio in questo sito: Fronte del Blog. Mi sono detto : “Ma io cosa ho da dire che possa interessare un vasto pubblico? Estremamente riservato nella vita come posso attirare l’attenzione di qualcuno?” Poi ho ripensato al mio percorso di creativo. Ho sempre raccontato e pensato storie e ho cercato di trasportarle dalla mente a qualsiasi supporto, con racconti scritti a 10 anni, a favole dark, fino alla scoperta del cinema.
Potete classificarmi come volete: autore indipendente, filmmaker, che fa’ più’ “figo”, ma la realtà’ è che sono un autore amatoriale. E’ un termine che non piace a molti. Sopratutto nei circuiti di non professionisti. Ma scusate il gioco di parole amo essere un amatore. Perché la parola racchiude tutto il mio essere. Amare per passione quello che si fa. E non è così’ scontato. Per mantenermi e coltivare questa passione faccio il cuoco e amo visceralmente questo lavoro perché è come girare un film: si mischiano gli ingredienti: fotografia, recitazione, montaggio, sceneggiatura, musica.
Non sempre la ricetta risulta perfetta. Ma se c’è amore, c’è passione, e se c’è quella, anche il difetto passa in secondo piano. Naturalmente amatore non significa non professionale. Mi considero un “amatore professionale”.
Vorrei continuare a scrivere in questo blog per raccontarvi le vicissitudini nel realizzare un cortometraggio o film a basso se non inesistente budget. Ho una necessita’ mentale e fisica di realizzare storie. Di riuscire a trasmettere parte d’emozioni che si muovono nel mio pensiero.
C’è un bellissimo film di Stephen Daldry del 2002 dal titolo “The Hours” potrei dilungarmi per ore a parlare di questo film ma vorrei spiegarvi cosa provo giornalmente.
C’è una strepitosa Nicole Kidman che interpreta le ultime 24 ore di Virginia Woolf e in un dialogo con Miranda Richardson che ne interpreta la sorella dice alla figlia. “Vedi Sophie, tua zia Virginia è fortunata, vive due vite, la sua e quella dei suoi personaggi.” Beh è proprio così’ anche per me. Quando penso a dei personaggi,li creo e li vivo nella mente, finché non nascono nella carta.
Se rimangono anche solo scritti sono comunque nati . Perché c’è amore. Percui chiamatemi pure autore amatoriale.