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Che brutta Juve prevedibile, lenta e macchinosa. Allegri: così non va, bravo Milan

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Quindi una brutta, incompleta (che il calciomercato estivo nonostante i botti è da 5), lenta, prevedibile e macchinosa Juve, a San Siro, dinanzi a un Milan giovine, sbarazzino e incosciente ha perso grazie a una rete del baby (ha i numeri, vedremo cosa riuscirà a diventare il fanciullo) Manuel Locatelli. E adesso, sì il campionato è riaperto, anche se forse, considerando che beh questa è la Juventus probabilmente più strana degli ultimi 5 anni, tutto sarà ed è possibile. No?

Allora, per forza di cose, i bianconeri allenati da mister Max Allegri (voto 4 è ora di andare oltre il 3-5-2 ormai arcinoto, ndr) restano i favoriti nella volata scudetto, ma così non va: aspettando di tornare sul mercato a gennaio, Malinconia Allegri dovrà necessariamente inventarsi qualcosa di … nuovo.

Il tallone d’Achille più evidente della Vecchia Signora sabauda? Ha difficoltà a creare la Madame di Torino e, il recupero di Marchisio (non è un vero playmaker), considerando l’ectoplasma misterioso Hernanes poco adatto a certi ritmi, mah… potrebbe non bastare alla causa e, soprattutto, a dare un giuoco di qualità elevata nel medio – lungo periodo. Ergo Marotta e Paratici, tra un mese dovranno essere bravi a cedere proprio l’ermetico Hernanes acciuffando un centrocampista di qualità. Pjanic? Sin qui non ha reso secondo potenzialità, ma bisognerebbe farlo giocare in un 4-3-1-2 dietro le punte o, in un centrocampo a 3 (in un 4-3-3) a destra.

Il Milan? Montella trainer che predilige far giocare è il suo mister ideale, può recitare la parte della mina vagante del campionato. Intanto ha già battuto la pubblicizzata (troppi giudizi positivi e scontati nel luglio scorso) Juve. Chapeau!

Stefano Mauri

 

 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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