Sì senza dubbio, la Juventus edizione 2016 – 2017, nonostante il meritato primato in classifica e, rispetto all’anno scorso … una partenza a razzo, rispetto ai precedenti formati è una versione meno brillante, meno convincente e meno avvolgente.
Tuttavia chi vince ha sempre ragione, ergo applausi per Massimiliano Allegri, trainer minimalista ma vincente che, mai come quest’anno ricorre e ricorrerà al turn over.
Ora in campionato, la concorrenza, sin qui, con Roma, Napoli e Inter alle prese con vari e diversi problemi consente sonni tranquilli ai bianconeri, ma una revisione alla macchina da gioco juventina, aspettando il calciomercato di riparazione, se non è urgente, quantomeno è auspicabile, in particolare in prospettiva europea. No?
Aspettando l’inserimento del recuperato Marchisio, recupero fondamentale questo per il centrocampo della Vecchia Signora, il compartimento allo stato attuale meno convincente della rosa, molto, se non tanto della futura serenità degli Allegri Boys dipenderà dal comportamento in Champions League, competizione questa che rischia di diventare la pesante ossessione all’ombra della Mole. Dite di no?
Così nel turno settimanale al cospetto del Lione, Higuain (il dualismo non giova a lui, ma turba Mandzukic) e soci non avranno tante alternative e saranno chiamati a un solo risultato: la vittoria. E le prestazioni convincenti, spesso passano da un giuoco positivo e magari adottare un 4 – 3 – 3 schierando la seguente formazione: Buffon, Alves, Sandro, Marchisio, Benatia, Bonucci, Khedira, Pjanic, Higuain, Dybala, Pjaca, beh potrebbe risolvere l’attuale, ma pur vincente, torpore tattico.
Stefano Mauri