“Tutto in venti ore” e La Logica del Burattinaio, i thriller che riportano a galla i veri delitti del baby serial killer William Giorgio Vizzardelli, il mostro di Sarzana. Due imperdibili ebook, di cui Fronte del Blog vi riporta in esclusiva alcuni passaggi cruciali.
Tutto sembrava finito in quella turbinosa giornata dell’agosto 1999…
Invece, l’incubo rinasce, ingrandito a dismisura, quattordici anni dopo…
Tratto da “Tutto in venti ore” – GUARDA
Si alzò di scatto dalla scrivania picchiando fragorosamente il pugno sul ripiano. – Confessi!- urlò.
Dalla finestra su via Garbusi irrompeva la luce intensa del primo pomeriggio. La signora Colasanti era ferma di spalle vicino al davanzale. Indossava un succinto pareo trasparente, che ne evidenziava le forme provocanti. Sotto, portava solo le ridottissime mutande del bikini. La schiena era nuda.
– Confessi! – ripeté, avvicinandosi. D’improvviso lei si volse, il viso stravolto da un ghigno folle, brandendo con entrambe le mani un’ascia dalla lama gigantesca, tutta sporca di sangue.
– No!- urlò terrorizzato. Lo salvò dal terribile colpo, che gli avrebbe aperto il cranio come un guscio di noce, un trillo acuto.
La scena si dissolse e Berricchillo si trovò sdraiato sulla poltrona del salotto, davanti alla televisione accesa. Il vassoio con la torta, ormai molle e sformata, e la tazza di caffellatte, ormai freddo, giaceva sulle sue ginocchia.
Era scivolato nel sonno senza accorgersene. Mentre il trillo si ripeteva insistente – era il cellulare, nella tasca della giacca, appesa all’attaccapanni dell’entrata – guardò febbrilmente l’orologio. Al vederlo segnare le otto e trenta, scattò in piedi, rovesciando il contenuto del vassoio. La tazza si frantumò contro il pavimento, schizzandogli di caffellatte i pantaloni. Peggio ancora fece il dolce, spiaccicandoglisi sulla gamba prima di scivolare a terra.
-Merda di merda!- sacramentò.
Non solo era crollato svenuto per quasi due ore, come un pivello alla prima notte insonne, ma guarda che po’ po’ di disastro aveva combinato!
Corse a rispondere fuori dalla grazia di Dio. Ne fece le spese Lanfranchi, aggredito non appena rispose al pronto.
-Che cazzo vuole? Sempre a rompere le palle, lei, eh? –
***
Tratto da “La logica del Burattinaio” – GUARDA
Proprio non va, caro segugio segugiorum. Se tendi a essere gregario e imbranato, tra noi non ci sarà partita.
Continuo a osservare i due sicuro di non dar nell’occhio. Devo ammettere che la parrucca pel di carota e i baffetti in tinta che la voce ha consigliato sono utilissimi: mi danno un’aria da turista del nord Europa, irlandese o giù di lì, come s’incontrano di frequente negli aeroporti del nostro paese.
Il misterioso padrone e il cagnolino Romei vanno sotto il grande monitor degli arrivi per osservare la situazione dei voli. Vi sosta davanti una folla e mi ci posso confondere tranquillamente.
Il vecchio indica qualcosa e dalla direzione del dito sembra un volo Rayanair da Napoli Capodichino con a fianco la scritta lampeggiante “landed”. Capodichino. Il presentimento è come una scarica elettrica. Lo scalo napoletano è il più prossimo alla provincia di Avellino.
“Calmo! Non correre troppo e soprattutto, se anche fosse come pensi, trattieni l’entusiasmo. La strada è ancora lunga.”
La voce, c’è bisogno di ripeterlo ancora?, ha ragione, ma stavolta ho bisogno di tutte le riserve di autocontrollo. Come rimanere senza fatica nella parte del turistello irlandese al pensiero che dall’uscita passeggeri tra un po’ potrebbe sbucare una conoscenza che bramo rivedere da quando ero un bimbetto di sei anni?