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In the deep, 47 meter down di Johannes Roberts: dagli squali mi guardi Iddio

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Nonostante “Jaws” di Steven Spielberg, con tutti i suoi seguiti ed imitazioni, abbia chiarito a sufficienza che con gli squali non si scherza, c’è sempre qualche temerario, nella vita reale come al cinema, che osa tentare un contatto ravvicinato con questi giganteschi pesci dalle affilate zanne assassine.

Nel fresco uscito “In the deep, 47 meter down”, il regista Johannes Roberts, specializzato nel cinema horror soprannaturale, si cimenta in un apprezzabile “reality shark movie”.

LE RECENSIONI DI RINO CASAZZA- Suicide Squad di David Ayer

Protagoniste del film sono due sorelle americane in vacanza in Messico. Le ragazze, dopo una notte frizzante con due baldi giovanotti locali, si fanno convincere a condire il soggiorno con il pepe di una gita in mare, a prezzo stracciato, in una zona popolata da temibili squali bianchi, per poterli ammirare in sicurezza calandosi in acqua, munite di bombole dossigeno, dentro una gabbia.

Che sarà una brutta avventura lo si capisce al primo apparire dell’imbarcazione vecchiotta su cui i quattro salgono, e soprattutto quando la cinepresa si sofferma sulla poco rassicurante carrucola a cui la gabbia protettiva è appesa.

A ciò si aggiunga che solo una delle sorelle ha una, limitata, esperienza da sub.

LE RECENSIONI DI RINO CASAZZA- The invitation di Karyn Kusama

Le riprese sottomarine hanno una lunga tradizione ma rimangono difficili, specie se non si può più di tanto ricorrere al trucco digitale. Pare che le due attrici, più  brave nelle scene d’azione che nell’interpretazione psicologica, si siano sottoposte a un lungo allenamento.

Suggestiva la scenografia del fondale marino, pur essendosi visto, nel filone, qualcosa di meglio sia in termini di realismo che di spettacolarità.

Malgrado in siffatte storie la suspance sia così assicurata da lasciare minimi margini di originalità, va dato atto a Roberts di raggiungere l’obiettivo con mezzi relativamente modesti, basando tutto sull’abile, serrato montaggio e limitando lo splatter allo stretto indispensabile.

LE RECENSIONI DI RINO CASAZZA-Equals di Drake Doremus

Sul finale si concede anche una trovata narrativa d’effetto che, seppur non nuovissima, viene ben calibrata, nascondendola sino all’ultimo allo spettatore.

Rino Casazza

LA LOGICA DEL BURATTINAIO E TUTTI I LIBRI DI RINO CASAZZA:

La logica del Burattinaio, nella mente del serial killer
Bergamo sottosopra. Un’avventura di Auguste Dupin e Giuseppe Giacosa
Il Fantasma all’Opera
Tutto in venti ore
Bart

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Rino Casazza

Rino Casazza è nato a Sarzana, in provincia di La Spezia, nel 1958. Dopo la laurea in Giurisprudenza a Pisa, si è trasferito in Lombardia. Attualmente risiede a Bergamo e lavora al Teatro alla Scala Di Milano. Ha pubblicato un numero imprecisabile di racconti e 15 romanzi che svariano in tutti i filoni della narrativa di genere, tra cui diversi apocrifi in cui rivivono come protagonisti, in coppia, alcuni dei grandi detective della letteratura poliziesca. Il più recente è "Sherlock Holmes tra ladri e reverendi", uscito in edicola nella collana “I gialli di Crimen” e in ebook per Algama. In collaborazione con Daniele Cambiaso, ha pubblicato Nora una donna, Eclissi edizioni, 2015, La logica del burattinaio, Edizioni della Goccia, 2016, L’angelo di Caporetto, 2017, uscito in allegato al Giornale nella collana "Romanzi storici", e il libro per ragazzi Lara e il diario nascosto, Fratelli Frilli, 2018. Nel settembre 2021, è uscito "Apparizioni pericolose", edizioni Golem. In collaborazione con Fiorella Borin ha pubblicato tre racconti tra il noir e il giallo: Onore al Dio Sobek, Algama 2020, Il cuore della dark lady, 2020, e lo Smembratore dell'Adda, 2021, entrambi per Delos Digital Ne Il serial killer sbagliato, Algama, 2020 ha riproposto, con una soluzione alternativa a quella storica, il caso del "Mostro di Sarzana, mentre nel fantathriller Al tempo del Mostro, Algama 2020, ha raccontato quello del "Mostro di Firenze". A novembre 2020, è uscito, per Algama, il thriller Quelle notti sadiche.

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