Mister Frank De Boer e il collega Sinisa Mihajlovic, al debutto nel campionato italiano, rispettivamente alla guida di Inter e Torino, ecco hanno iniziato male perdendo con Inter e Torino al cospetto del Chievo e del Milan (bravino, o meglio non male Montella).
Per quanto riguarda il capitolo relativo ai nerazzurri in salsa cinese, De Boer, per carità concediamoli tempo poiché è appena arrivato, farebbe bene a calarsi subito nella parte e soprattutto dovrebbe smetterla di sperimentare che la difesa a tre esibita alla sua prima in Italia beh proprio non si può vedere, almeno nel breve periodo. No?
Benissimo invece il Chievo griffato da Rolando Maran, trainer minimalista e preparato che merita, con tutto il rispetto per quella veronese, una grande piazza.
Mihajlovic (A Genova, sponda Samp aveva fatto intravedere spunti sopraffini)? Allora il professionista c’è e sa il fatto suo, il Toro pare una realtà plasmata a sua immagine e somiglianza, ma il Ko patito al debutto a San Siro per di più contro il suo ex team milanista ha esibito qualche crepa. Quali?
Fase difensiva totalmente da rivedere, schema tattico (4-3-3) da risistemare, e, dulcis in fundo, la collocazione da rivalutare del playmaker di centrocampo Daniele Baselli che andava inserito molto prima, visto che dopo il suo ingresso il Torino è praticamente rinato.
A proposito, nel girone dei tecnici sottovalutati a torto, doverosamente va inserito Giampaolo, attuale tecnico della Sampdoria che ha già dato un’impronta propositiva alla squadra ligure nelle cui fila militano elementi interessanti del calibro di Luis Muriel (attaccante superlativo se solo si rende conto sul serio di esserlo), Torreira (regista arretrato interessantissimo) e l’evergreen Quagliarella.
Se il Napule (che succede Sarri?) a Pescara non è andato oltre il pareggio, indubbiamente il merito è in parte attribuibile al suo condottiero tattico Oddo, addetto ai lavori acuto che se tutto filerà liscio e con un pochino di fortuna parrebbe accreditato a percorrere una carriera straordinaria in panchina. Scommettiamo?
Stefano Mauri