Fresco di promozione in serie B, mister Rino Gattuso, a Pisa, alla guida del nobile decaduto team nerazzurro aveva una voglia matta di sognare e soprattutto continuare a far emozionare i tifosi.
Ma considerando, per così dire, l’evoluzione societaria in corso da quelle parti, là dove una volta, il leggendario e sanguigno patron Romeo Anconetani, persino in serie A, col suo piccolo club toscano riusciva a dire la sua scoprendo (tra le altre cose) talenti del calibro di Dunga, Simeone, Piovanelli, Kieft e tanti altri ancora, ecco, l’ex mediano ringhioso del Milan, forse avrebbe dovuto fare le valigie prima, così avrebbe potuto considerare con calma alcune proposte interessanti (su tutte quella dell’ambizioso Benevento) che gli erano state recapitate.
Ciò detto, se non respirava la serenità necessaria per lavorare al meglio, ecco Rino Gattuso fu Ringhio ha fatto comunque bene ad andarsene da Pisa e dal football pisano, uno come lui, in Italia o all’estero, merita la grande occasione. Nota a margine: in realtà, complice il ritorno in scena dell’imprenditore, nonché ex proprietario del sodalizio toscano, Maurizio Mian (traghettatore provvisorio o investitore da lungo periodo ? – ndr), Gattuso avrebbe ritirato volentieri le dimissioni, ma alla fine, il confermatissimo general manager Lucchesi, al posto di Rino ha scelto Leo Menichini. Ma a Pisa, l’incertezza regna tuttora.
Stefano Mauri