Su Fronte del Blog interviene Andrea Sceresini, tra gli autori del reportage di guerra in Ucraina
Per la prima volta in Italia (ma probabilmente anche in Europa), grazie al crowdfunding lanciato da “Gli occhi della guerra”, stiamo realizzando un reportage con una telecamera a 360 gradi da un fronte di battaglia. Per la prima volta, i lettori italiani potranno costatare – letteralmente dal di dentro – cosa significa vivere, soffrire e combattere sulla linea del fuoco.
Ci troviamo a Donetsk, in Ucraina orientale. Qui, da ormai due anni, infuria la prima guerra civile europea del ventunesimo secolo: da una parte i ribelli filorussi, appoggiati politicamente e militarmente dal Cremlino; dall’altra, l’esercito regolare ucraino, le cui posizioni corrono a poca distanza dagli ultimi sobborghi cittadini. Ogni giorno, questo remoto angolo di continente paga il suo duro contributo di morti, feriti, case distrutte, scuole e ospedali bombardati. Eppure, la stampa occidentale sembra essersene dimenticata: a Donetsk non ci sono giornalisti europei, non vengono prodotti reportage né inchieste o documentari. Perciò abbiamo deciso di fare questo esperimento.
I video a 360 gradi offrono allo spettatore un punto di vista privilegiato: muovendo il mouse sullo schermo, è possibile navigare a tutto tondo all’interno dell’inquadratura, osservando da vicino ogni singolo particolare e ogni singolo movimento. In questo modo – grazie alle nuove tecnologie – l’utente può immergersi in prima persona all’interno dello scenario, diventando egli stesso – al pari del reporter – un protagonista attivo del servizio giornalistico.
Guarda tutto il reportage – VAI AI VIDEO
Questa è la nostra risposta al silenzio assordante che da mesi circonda il Donbass. I servizi che potrete vedere sono stati girati nella zona dell’aeroporto di Donetsk, tra le trincee di Spartak e in altre località dove ogni giorno, su entrambi i lati della barricata, migliaia di ragazzi vivono, lottano e muoiono in nome di una guerra sporca che l’Occidente si ostina a non vedere. Questo lavoro è dedicato a tutti loro.