Con Il veleno degli altri si apre la serie gialla che vede protagonista il colonnello dei carabinieri Valerio Maffi De Valera. Uno spumeggiante giallo tutto italiano la cui firma è una garanzia: Paolo Brera. Non perdere i suoi racconti, che appariranno per l’intera estate, ogni settimana, su Sette-Corriere della Sera
Tea è giovane, intelligente e molto qualificata. Lavora in nero per una donna di successo, che la sfrutta spietatamente per pochi soldi. Ce n’è abbastanza perché Tea provi rancore. Ma quando a questo si aggiunge un feroce colpo alla sua vita sentimentale, con la ricca manager che le toglie il ragazzo di cui è innamorata, Tea concepisce una terribile vendetta. L’omicidio dovrà, insieme, punire la rivale e dare la prova definitiva delle capacità di Tea: non solo l’avvelenerà, ma lo farà in modo così scaltro da rendere impossibile risalire a lei. Il tutto al party di inaugurazione del lussuoso attico della manager, pagato con lo sfruttamento delle sue collaboratrici.
Il racconto di Paolo Brera su GQ – LEGGI
Le cose, però, non vanno esattamente come prevedeva il piano… e tra Mafia russa, gelidi superuomini della finanza, segretarie ambiziose, tocca al colonnello dei carabinieri Valerio Maffi De Valera sbrogliare l’intero pasticcio. È il primo romanzo della serie del colonnello De Valera, che pubblica Algama: un giallo pieno di colpi di scena, che getta uno sguardo disincantato su un mondo ai confini dell’onestà. In tutti i sensi.
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Il veleno degli altri, la saga del colonnello De Valera
L’AUTORE
Paolo Brera è nato nel secolo scorso, non nella seconda metà che sono buoni anche i ragazzini, ma nell’accidentata prima metà, quella con le guerre e Charlie Chaplin. Poi si è in qualche modo trascinato fino al terzo millennio. Lo sforzo non gli è stato fatale, ma quasi, e comunque potete sempre aspettare seduti sulla riva del fiume. Nella sua vita ha fatto molti mestieri, che a leggerne l’elenco ci si raccapezza poco perfino lui: assistente universitario di quattro discipline diverse (storia economica, diritto privato comparato, eocnomia politica e marketing), vice export manager di un’importante società petrolifera, consulente aziendale, giornalista, editore, affittacamere e scrittore. Ha pubblicato una settantina di articoli scientifici o culturali, tradotti in sei lingue europee, due saggi (Denaro ed Emergenza Fame, quest’ultimo pubblicato insieme a Famiglia Cristiana), due romanzi e una trentina di racconti di fantascienza, sei romanzi e una decina di racconti gialli, più un fritto misto di altri racconti difficili da definire. Negli ultimi anni si è scoperto la voglia di tradurre grandi autori, per il piacere di fare da tramite fra loro e il pubblico italiano. Questo ha voluto dire mettere le mani in molte lingue (tutte indoeuropee, peraltro). Il conto finora è arrivato a quindici. Non è che le parli tutte, ma oggi c’è il Web che per chi lo sa usare è anche un colossale dizionario pratico. L’essenziale è rendere attuali questi scrittori e i loro racconti, sfuggire all’aura di erudizione letteraria che infesta l’accademia italiana, e produrre qualcosa che sia divertente da leggere. Brera ci ha provato.