Allora, la pista che vorrebbe il Milan ormai prossimo a diventare, di proprietà per così dire quasi totale cinese, ecco, pur viva, nelle ultime ore si sarebbe complicata sensibilmente. Intendiamoci: la porta, pur lievemente ostruita, rimane aperta e, prossimamente ne certamente sapremo di più.
Intanto, la magmatica situazione tecnico – societaria milanista, pur senza sussulti particolari, ecco … si muove. Sì perché seccato, per aver appreso soltanto dai giornali, dell’acquisto del centravanti Lapadula, da lui stesso peraltro segnalato e caldeggiato, Brocchi, per la cronaca ultimo trainer rossonero dell’anno, nel mirino del Brescia, a Berlusconi e Galliani ha mandato una lettera comunicando l’intenzione di lasciare la panchina ereditata da Mihajlovic dopo l’esonero del predecessore serbo.
Berlusconi ha preso tempo, ma lontano dalle luci della ribalta starebbe studiando il tentativo per provare a coinvolgere, nel difficile, progetto calcistico nientemeno che Fabio Capello. Ma difficilmente Capello, vale a dire colui il quale, ad aprile ha rinunciato, senza mezzi termine e mandandole a dire, alla panchina dell’Italia, si lascerà convincere dal cavalier Berlusconi.
Più percorribili le ipotesi Giampaolo (in pole position) e la tentazione (solo mediatica?) De Boer.
Stefano Mauri