Da una parte mister Antonio Conte, commissario tecnico, o meglio, allenatore, selezionatore, motivatore, cuore, cervello e anima dell’Italia, sin qui sorprendente, agli Europei 2016, kermesse agonistica tattica, con nazionali che prima di entusiasmare badano a coprirsi e contenersi.
Dall’altra Morata, centravanti, conteso dal Real Madrid e dalla Juventus, protagonista assoluto con la sua Spagna, equipe in un certo senso rivelazione e, tra le favorite, senza dubbio per la vittoria finale.
Sono questi i protagonisti principali di questa prima parte della competizione continentale, in corso di svolgimento, in quel di Francia. E i due, appena sfioratisi nel 2014 causa le improvvise, per certi versi ancora misteriose dimissioni di Conte alla Juve, ecco, qualora il Real, suo il cartellino del giocatore basterà esercitare il diritto di riscatto sui bianconeri juventini, una volta ripresosi il buon Alvaro, per far cassa lo cederà al Chelsea, beh potrebbero ritrovarsi compagni d’avventura calcistica a Londra.
Sì perché Conte che Morata lo aveva voluto due anni fa alla sua Juventus, ora lo vorrebbe con sé nell’avventura inglese determinato a tarare la (sua) nuova avventura agonistica sui contropiedi dello spagnolo. Si ritroveranno sul serio i due a Londra? Lo scopriremo vivendo, per adesso possiamo soltanto ammirarli: uno, tosto guru, a dare le direttive ai suoi ragazzi, l’altro, punta dotata, a segnare reti pesanti, sui rettangoli verdi transalpini di Euro 2016.
E’ quindi veramente l’Europeo di Alvaro e Antonio? Senza nulla togliere agli altri, sembrerebbe proprio di sì, e … particolare in indifferente, i due arrivano dal tanto vituperato, discusso, messo alla sbarra campionato italiano. Segno questo che noi italiani, pur tra mille problemi, a modo nostro il football sappiamo farlo. No?
Stefano Mauri