Per fortuna c’è il jolly offensivo Dimitri Payet, tuttofare decisivo del fronte d’attacco d’oltrealpe non di primo pelo che… beh farebbe comodo a parecchie squadre italiane, nella Francia non ancora Champagne, per ora meglio il Metodo Classico Italiano, ma nonostante tutto e nonostante il Ct Deschamps in stato tattico confusionale, ecco è approdata in anticipo agli ottavi dell’Europeo giocato in casa.
Nel match vinto sull’Albania allenata dal trainer italiano De Biasi (apparso sin qui troppo timido e poi perchè la stellina Manaj non gioca?), Deschamps ci ha messo del suo per complicarsi la vita: troppi cambi tattici, con uomini fuori ruolo e mal schierati in un improbabile 4-2-3-1 (modulo questo da provare se avesse convocato Benzema), Coman tolto sul più bello, Pogba e Griezmann (subentrato ha sbloccato il match) in panchina. Questi i capi d’imputazione ascrivibili al Ct francese, professionista capace, per carità, ma spesso troppo testone, stizzoso e indeciso.
Come quando, nella primavera 2007, dopo aver riportato la Juve (retrocessa d’ufficio nel 2006 causa Calciopoli), per un’eccessiva divergenza di vedute con l’allora management bianconero, e, probabilmente per aver dato esclusivo ascolto al suo procuratore, anzichè ascoltare i dirigenti juventini, Deschamps si fece esonerare e per un poco stette fuori dal grande giro. Ma in questo Europeo non è soltanto lui che deve dimostrare di essere un grande, pure il centrocampista francese Paul Pogba, il gioiellone della Juve, fin qui timidone e impacciato è ora che esca dal guscio e dimostri tutto il suo valore, no? Fondamentale per la Juve (dove salvo offertone giocherà anche l’anno prossimo) e per il suo miste di club Allegri, il polipone Paul, in questa prima fase dell’Europeo non ha fatto vedere ancora nulla. Ha tenuto i colpi migliori per le fasi finali? Lo scopriremo a breve.
Stefano Mauri