Udite, udite, sua maestà Ibrahimovic, al Ct della Svezia, che in teoria dovrebbe poi essere il suo commissario tecnico, ecco, neppure troppo velatamente avrebbe suggerito, di schierare venerdì pomeriggio, nella sfida fondamentale con l’Italia, in attacco, quindi come suo compagno, l’attaccante (tipino interessante) Guidetti. Sì perché dalle parti del quartier generale svedese, tra voci di mercato, con Ibra sempre più corteggiato (Manchester United in pole position), malumori e la delusione per il grigio debutto, pareggio timido con l’Irlanda, ecco l’aria è pesante e Ibrahimovic, sempre più nelle vesti di deus ex machina del gruppo, beh al suo selezionatore Hamren, ultimamente starebbe passando suggerimenti maledettamente più … diretti e ficcanti.
Sempre dal ritiro svedese, Ekdal, ex centrocampista d’ordine di Juventus, Siena e Cagliari, tra il serio e il faceto, ecco ha indicato proprio gli azzurri di Conte come la nazionale più forte del girone. Convinzione sincera, un modo per mettere pressione a Buffon e soci o scaramanzia calcolata? Lo scopriremo vivendo, così come appureremo se, l’Italia nella sfida con la Svezia adotterà qualche accorgimento particolare. Zaza infatti, centravanti potenzialmente in grado di fare la differenza giocando di rimessa, in panchina scalpita, ma solo se il malconcio Pellè (pupillo di Conte al pari di Giaccherini) dovesse dare forfeit, la punta juventina potrebbe partire titolare. Ipotizzare l’utilizzo dal primo minuto di De Sciglio al posto del timido (l’ex granata rende meglio quando è schierato a destra) Darmian è solo puro azzardo? Mah, lo sapremo sicuramente venerdì. In vista del secondo impegno ad Euro 2016, nel bunker italiano, a differenza di quanto trapelava due anni fa dal maxiritiro easy (parevano in vacanza nel 2014 i Prandelli Boys) per il Mondiale in Brasile, filtra comunque ottimismo e gli azzurri hanno gli occhi da tigre accesi, proprio come la prima Juve di Conte, quella che, pur non essendo la favorita, vinse lo scudetto al primo colpo.
Stefano Mauri