Il primo requisito narrativo che si svela prepotente nel leggere Quando cadono le stelle (il romanzo d’esordio di Gian Paolo Serino in libreria nei prossimi giorni e pubblicato da Baldini&Castoldi Editore) è quanto il libro possa essere ascoltato, più che letto. Occhi chiusi di fronte alle pagine aperte. Labbra che vibrano in un leggero mormorio. Intorno silenzio, quiete. Grazie alla pacatezza e al realismo nella narrazione che ricorda le voci femminili calde, quasi magnetiche delle trasmissioni radiofoniche serali anni 50, primi 60. Quando la comunicazione non era urlata e l’intrattenimento lasciava l’isteria fuori dalla porta.
Si tratta di un romanzo che privilegia una struttura a storie singole (più o meno incrociate tra loro) raccolte tra i protagonisti del mondo dell’arte dello scorso secolo. Elementi della vita di artisti esposti come fossero quadri alle pareti di una galleria d’arte. Il lettore scivola oltre, con la dovuta curiosità, un passo dopo l’altro e ne potrà cogliere l’essenza con un semplice colpo d’occhio oppure soffermandosi con maggior concentrazione. Potrà godere di un ritmo cadenzato capace di provocare un “ascolto”, la cui fruizione imporrà al lettore stesso una sorta di pudore, un raccoglimento per farsi trasportare nelle atmosfere narrate. Che, per altro, sono tutte perfettamente centrate.
Incontriamo un pittore sulla spiaggia di Juan les Pins, fatta di sabbia, calore e rigurgiti di nostalgia che scivolano sulla pelle come spruzzi di mare. Oppure la star di Hollywood, con le due dita di polsino della camicia bianca che spunta dalla giacca, perfetto come una foto di set con il sorriso e il fascino dell’attore in bianco e nero. Come il tintinnio del ghiaccio nel bicchiere o il suo rivolgersi al barman. Un contrasto lucido, trasparente, soprattutto tra il suo presente e ciò che il destino sarà pronto a riservargli un attimo dopo. Un giovane scrittore newyorchese, ferito dal tormento di una guerra tanto drammatica che sconfigge oltre al nemico anche il suo stesso amore. Senza contare le sfumature di un bordello di Praga, di un cuore che esplode nel petto, l’arroganza di una famiglia disposta ad annullare la personalità di una figlia in nome del potere assoluto. E la prepotenza del suicidio.
Quando cadono le stelle è un romanzo corale, tenuto insieme dai fili della nostalgia e dal coraggio di Gian Paolo Serino, buon esploratore della sfera del sentimento che si rivela crudo rapporto con l’arte.
A volte i romanzi nascono come semplici contenitori di ricordi, scrigni di carta per conservare frammenti di un passato individuale da cui è difficile separarsi o la cui pubblica esibizione diventa elemento catartico per la sopravvivenza emotiva dell’autore. Quando cadono le stelle, ci conduce invece nel ricordare, caratteristica dell’esistere, azione intesa come elemento sacro, interiore, forza espressiva dell’individuo che si trasforma in patrimonio collettivo lasciando traccia in un’opera d’arte. Ovvero, quella che ognuno di noi auspica, come immagine di immortalità.
Un viaggio nell’ignoto altrui che per l’autore diventa l’occasione, oltre che per scrivere, anche per mettere in moto un camper a sei posti letto e diventare protagonista di un originale tour di presentazioni di Quando cadono le stelle.
Una sosta è prevista pure in Alessandria sabato 21 maggio. Doppio incontro, alle ore 18 presso la Libreria Mondadori in via Trotti 58, e il secondo alle ore 21 presso il Museo Etnografico della Gambarina in via Mazzini.