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Oppido Mamertina, perché imbavagliare la processione è un favore all’Isis

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In Calabria, a Oppido Mamertina, hanno «silenziato» una processione religiosa per paura dei boss. La celebrazione era stata sospesa due anni fa, dopo l’inchino del 2 luglio 2014 davanti casa del boss Giuseppe Mazzagatti e l’addio alla processione del comandante della stazione dei carabinieri Andrea Marino, con tanto di inchiesta dei pm.

La processione è stata ripristinata dal vescovo monsignor Francesco Milito ma con regole più severe, formulate – dice la curia – sentendo fedeli e parrocchiani. Non si può urlare «Viva Maria» e non si può fare nessun inchino. Neanche davanti all’ospedale. Ne ho parlato qui con alcuni portatori sospettati di essere vicini alla ‘ndrangheta.  Questo relativismo mortifica la religione e fa un favore all’Isis.

oppido

 

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Felice Manti

Felice Manti è nato 42 anni fa a Reggio Calabria. Con Antonino Monteleone nel 2010 ha scritto «O mia bella Madundrina», premio Livatino 2011. Ha scritto anche «Il grande abbaglio - controinchiesta sulla strage di Erba» con Edoardo Montolli (Aliberti editore) e «I padroni dell'acqua», instant book per Il Giornale, dove lavora dal 2005

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