Il dottor Sloan, protagonista di Detective in corsia, ha da poco compiuto 90 anni. Ma lo sapevate che era lo spazzacamino di Mary Poppins? E il figlio poliziotto (figlio vero) non vi ricorda qualcuno? Ecco tutti i segreti del telefilm più amato del momento
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Il dottor Mark Sloan del Community General Hospital ci tiene compagnia dal lontano 1995. Stiamo parlando naturalmente di Un detective in corsia la serie televisiva che in Italia esordì nel 1995 su Canale 5, ma che ancora oggi, all’ora di pranzo, tiene col fiato sospeso gli spettatori su Rete 4. Una serie senza dubbio longeva, soprattutto se si pensa che l’ultimo episodio delle otto stagioni in cui fu realizzato risale addirittura al 2001.
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Ma la serie vanta un’altra caratteristica: è composta da “veterani” dei vecchi telefilm americani, sopravissuti a personaggi che spesso hanno bruciato gli attori in un ruolo da cui non sono mai riusciti a staccarsi. Si pensi allo sfortunato Gary Coleman, rimasto per sempre Il mio amico Arnold, o a Henry Winkler, che forse pure a casa ormai chiamano Fonzie.
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Non ci credete? Il dottor Sloan è al secolo Dick Van Dyke ed è un monumento della fiction americana. In Italia arrivò, decenni fa su Rai Uno, una sitcom che interpretava e portava il suo nome, Le pazze storie di Dick Van Dyke, incentrata sulla vita di un conduttore televisivo. Era già il secondo show che ne portava il nome, ma non conobbe da noi le fortune di altri. Tuttavia, se gli aggiungete una barba e un paio di baffi e siete appassionati di serial, potrete riconoscere Van Dyke nel fotografo assassino apparso come guest star in una puntata di Colombo.
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Certo, direte, non tutti sono appassionati del tenente: eppure qualcosa vi dice che quella faccia l’avete già vista, chissà in quale epoca remota, giusto? E infatti il dottor Sloan altri non è che Bert, lo spazzacamino di Mary Poppins, apparso poi in altri film baciati da sorte molto meno generosa.
Quest’anno l’attore ha festeggiato i 90 anni. E lo ha fatto insieme al figlio Barry, che in Un Detective in Corsia interpreta il poliziotto, Steve Sloan, figlio nella fiction come nella realtà. E anche lui, a dirla tutta, è un veterano, nel suo piccolo.
Non solo perché ha interpretato il figlio in altre serie del padre e perché qualcuno lo ricorderà come guest star in La signora in giallo e in numerose altre serie, ma soprattutto perché in Italia lo abbiamo visto nei panni del tenente Dillon in Galactica, una serie fantascientifica diventata cult, tanto che una trentina d’anni dopo è stato fatto un remake.
La dottoressa Amanda Bentley è invece al secolo Victoria Lynn Rowell e le appassionate di soap non possono non averla riconosciuta nel ruolo di Drucilla Barber Winters in Febbre d’amore. Mentre il dottor Jack Stewart, presente nelle prime due stagioni, beh, lui è quello che forse più di tutti è riuscito a sopravvivere ad un personaggio pesantissimo: si chiama Scott Baio, ma tutti lo avranno riconosciuto come Chachi Arcola, il cugino di Fonzie innamorato di Joanie Cunningham.
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Certo, ci è voluto un po’ di tempo per liberarsi del ruolo, anche perché all’inizio sembrava destinato a non staccarsene più: ma la serie Joanie e Chachi fu sfortunata e durò solo due stagioni. Scott Baio si riprese così con Baby Sitter, che in Italia ebbe un discreto successo alla fine degli anni 80, dove recitava a fianco di Willie Aames, che nella serie era Buddy, ma che era stato reso immortale dal ruolo di Tommy ne La famiglia Bradford e dal film Paradise. E Un Detective in Corsia l’ha riconsacrato, tanto che anni più tardi Scott Baio diventerà il protagonista di un reality tutto suo.
Nel telefilm c’è spazio per camei davvero d’eccezione, che ne hanno sancito l’autorevolezza: in una puntata appare ad esempio Jack Klugman (scomparso nel 2012), che interpreta un vecchio detective malato di cancro deciso a risolvere un caso mai chiuso in carriera. E Klugman altri non è che il dottor Quincy, una delle serie medical-poliziesche più amate degli anni 70.
Da Quincy a Sloan, il giallo quotidiano è dunque servito. Anche se in Un Detective in corsia c’è sempre quel filo di umorismo che mette Norman Briggs, il buffo direttore dell’ospedale che tiene sempre molto al bilancio e all’immagine. Non vi pare di aver già visto anche lui? In effetti l’attore, al secolo Michael Tucci, è cambiato un bel po’: ma nel 1978, nel mitico Grease con John Travolta, interpretava nientemeno che Sonny!
Manuel Montero