Bar SportNewssocietà

Autogestione o la ripartenza di mister Mancini dietro l’impresa sfiorata in Coppa?

(continua dopo la pubblicità)

 

Roberto-Mancini

 

Clamoroso al Meazza verrebbe da dire, con l’Inter che ha umiliato la Juventus sconfiggendola, nel match di ritorno di Coppa Italia, (mister Allegri mi consenta: il 4-4-2 non sa da fare e farsi con questa Juve, ndr) vincendo per 3 reti a 0. Ma l’impresa è stata solo sfiorata, visto che i bianconeri hanno poi vinto ai rigori conquistando la finalissima col Milan. Ironia della sorte, o fotografia della sin qui fallimentare stagione, all’Inter quindi, mercoledì scorso non è bastata la migliore prestazione degli ultimi 5 anni per … portare a casa un qualcosa.

Ebbene, ma dietro la netta vittoria dei nerazzurri sulla Vecchia Signora, cosa si nasconde, quale alchimia o algoritmo emotivo si cela? Allora, i soliti bene informati di cose interiste asseriscono con convinzione che, martedì scorso, quindi alla vigilia del Derby d’Italia, per un quarto d’ora, i calciatori da soli, il trainer Mancini e i suoi collaboratori esclusi, si siano chiusi nello spogliatoio della Pinetina per ascoltare le figure più carismatiche del gruppo che, appunto con carisma, hanno parlato all’anima dei compagni.

Dunque più dell’allenatore (e della tattica), alla fine è stato il pathos dei leader a smuovere il carattere del club caro al giornalista, scrittore, opinionista, attore, regista, blogger e presentatore Beppe Severgnini. A proposito, Icardi martedì nello spogliatoio avrebbe pronunziato parole importanti e pesanti, poi però con la Vecchia Signora non ha giocato. Ebbene, tra il Vate dell’autogestione emotiva interista e Mancini (valigie pronte?) è rottura definitiva? Lo scopriremo vivendo.

Stefano Mauri

Quando i lettori comprano attraverso i link Amazon ed altri link di affiliazione presenti sul sito - nei post in cui è presente un prodotto in vendita - Fronte del Blog potrebbe ricevere una commissione, senza però che il prezzo finale per chi acquista subisca alcuna variazione.

Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Adblock rilevato

Per favore, disattiva il blocco della pubblicità su questo sito, grazie