Nessuno, mai, si augura di perdere un parente in un incidente stradale. C’è il dolore e la rabbia, e spesso non si sa da che parte iniziare per far valere i diritti della persona a te più cara. Eppure è necessario non lasciarsi andare, reagire per chi ti sta intorno.
Ecco cosa fare quando si verifica un incidente, anche non mortale. Si tratta di accorgimenti assolutamente da non sottovalutare e da prendere anche quando si è in attesa, sul posto, dell’arrivo delle forze dell’ordine e dei mezzi di soccorso.
1) Nell’attesa, non bisogna in nessun caso spostare i mezzi.2) Anche i feriti non vanno tendenzialmente toccati, a meno che non si abbia la preparazione medica per farlo.3) Se ci sono testimoni è bene individuarli e raccogliere le loro generalità che torneranno poi utili anche per ricontattarli in seguito.4) Nel caso in cui il mezzo che ha causato l’incidente si dia alla fuga, bisogna tentare di appuntarsi il numero di targa e ricordare caratteristiche (sesso, età, ecc…) dei suoi occupanti che potrebbero essere utili al riconoscimento del veicolo.5) È fondamentale comunicare l’incidente alla propria compagnia assicurativa. Bisogna farlo in ogni caso, sia che si abbiano responsabilità, sia che si ritenga di non averne alcuna. È una procedura cautelativa che va effettuata: senza questa segnalazione infatti la compagnia ha il diritto di rifiutare il risarcimento. 6) Il danneggiato che ha subito lesioni fisiche, invece, ha 3 mesi di tempo per presentare querela contro il responsabile. La querela può essere fatta anche contro ignoti, se non si conoscono i diretti responsabili. In questo caso, è il Fondo vittime della strada a provvedere all’eventuale risarcimento.7) Se non si dispone del modulo compilato (CAI), bisogna comunque raccogliere i dati che servono alla compagnia di assicurazione per liquidare il danno, che sono innanzitutto quelli che riguardano l’incidente: data, ora e luogo. 8) Poi le generalità relative all’altro veicolo coinvolto: modello e targa, ma anche nome, indirizzo e numero di telefono del conducente, nonché le generalità del proprietario, nel caso in cui questi fosse una persona diversa dal conducente nel momento del sinistro, nonché gli estremi della polizza assicurativa. Bisogna poi descrivere lo svolgimento dell’incidente, con il maggior numero possibile di dettagli e anche indicare eventuali feriti e testimoni.9) C’è poi il caso in cui interviene la magistratura, cioè solo quando il sinistro è stato mortale. In quel caso i mezzi vengono posti sotto sequestro. A questo punto, il magistrato apre il fascicolo sul caso e in quattro mesi deve accertare i reati a carico di chi ha provocato la morte: quindi si potrebbe configurare il reato penale, l’omissione di soccorso, bisognerà anche stabilire se si tratta di omicidio colposo, oppure volontario. Alla fine delle sue indagini il magistrato chiude l’inchiesta e indica le eventuali responsabilità.10) Da questo punto in poi per chi è stato vittima (direttamente o un proprio caro) di incidente stradale comincia una vera e propria odissea tra perizie e cause giudiziarie lunghissime. È la ragione per la quale, dopo anni di esperienza sul campo ho aperto la onlus Avisl, con un team di qualificati ed esperti avvocati, affiancati da terapisti medici e psicologi specializzati nella gestione del dolore. L’associazione si occupa di tutte le problematiche legate alla gestione burocratica del sinistro. L’assistenza legale è gratuita. Domenico MusiccoHai un quesito da proporre? Vai alla pagina dei contatti e scrivi a Fronte del Blog, lo sottoporremo all’avvocato Musicco.