Matteo Renzi aveva iniziato il semestre di presidenza Ue con la citazione della generazione Telemaco; lo ha chiuso a Strasburgo con l’Ulisse di Dante e il suo «fatti non foste a viver come bruti». Chi glielo avrà suggerito?
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Panorama rivela che il premier fino a poco tempo fa si è servito di una ghost-writer: si chiama Andrea Marcolongo, è nata nel 1987 a Milano, e a dispetto del nome è una donna,grecista e allieva della Scuola Holden di Alessandro Baricco.
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Qualche settimana fa, delusa e non pagata, Marcolongo (che ha lavorato per presidente del Consiglio dal 2013) ha però inviato una mail di congedo a Matteo. «Non sono mai stata pagata, a parte una mensilità» dice la donna a Panorama, anche se precisa che non è per i soldi che se n’è andata. «Eravamo tutti così. Viaggi a Roma e lavori mai pagati, so di persone che si sono indebitate e sono andate dallo psicologo perché distrutti dalle promesse». Nonostante tutto, però, «è stato un lavoro bellissimo, ero libera di scrivere tutto quello che volevo».
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