«Emilio Fede non provò a ricattare i vertici di Mediaset». È quanto sostiene in una intervista esclusiva col settimanale «Oggi» Egidio Polito, che tra il 2012 e il 2013 fu autista dell’ex direttore del Tg4.
Il riferimento è all’indagine secondo la quale Fede e il suo ex personal trainer Gaetano Ferri avrebbero tentato di estorcere denaro a manager del Biscione usando un fotomontaggio compromettente. «Ferri gli aveva proposto di usarlo per vendicarsi. Capitava che ne parlassero, alludendo, in auto in mia presenza. Ho avuto la sensazione che Fede all’inizio, per rabbia o superficialità, abbia dato corda a Ferri e al suo piano, ma che poi si sia tirato indietro quando ha capito che Ferri faceva sul serio», dice Polito, che testimonia anche di continue richieste di denaro di Ferri a Fede: «Quando ha visto Fede irrigidirsi, Ferri non l’ha presa bene, forse perché si aspettava di trarne un vantaggio economico. Per tenerlo buono, allora, Fede lo aiutava economicamente. Ferri diceva di dovere dei soldi a degli svizzeri che lo avevano aiutato con il fotomontaggio, altre volte diceva di dover pagare foto di Confalonieri e altri dirigenti Mediaset in situazioni compromettenti». Alla fine del suo rapporto di lavoro con Fede, nel novembre del 2013, Polito fu contattato da Ferri: «Mi chiese di portare al Presidente Berlusconi i nastri in cui aveva registrato Fede dire cose brutte su di lui (sono i nastri, diventati pubblici a luglio 2014, in cui si sente Fede parlare dei rapporti tra Berlusconi e Dell’Utri, del caso Ruby e di altro, ndr). Diceva che così Berlusconi avrebbe capito con chi aveva a che fare e per riconoscenza si sarebbe sdebitato con noi. Poi verso maggio 2014 iniziò a mandare messaggi strani: sapeva che mi ero lasciato male con l’azienda per cui lavoravo e mi proponeva di vendicarci. Parlava di un colpo che voleva fare con me, perché conoscevo quell’ambiente», dice Polito. Le migliori offerte della Rete selezionate da Fronte del Blog- SPECIALE