Il padre dell’ex ministro Kyenge invoca gli spiriti che minacciano il leghista definendolo “mio figlio”
Il settimanale OGGI documenta in esclusiva la cerimonia con cui il padre dell’ex ministro Cécile Kyenge, Clement Kikkoko Kyenge, invoca gli spiriti da cui il leghista Roberto Calderoli si sente minacciato, affinché lo proteggano.IL SERPENTE– Era stato lo stesso esponente leghista, a seguito di una catena di guai culminata col ritrovamento di un serpente lungo due metri nella cucina di casa, a chiedere che gli venisse tolto quello che lui ritiene essere un maleficio (e che per il padre della Kyenge, capovillaggio nella Repubblica Democratica del Congo, era invece un rito per liberare lui, che aveva paragonato la figlia a un orango, dalla malvagità).Calderoli chiede l’aiuto del padre della Kyenge: “Toglimi la macumba”- LEGGIMIO FIGLIO – Papà Kyenge ha fatto un’offerta presso l’altare degli avi, li ha invocati, e al loro cospetto ha dichiarato il senatore della Lega “mon fils”, mio figlio (sarebbe il trentanovesimo), e al termine, un po’ scherzando, ha maneggiato anche un lungo serpente di gomma.INVITO IN AFRICA– Infine, ha invitato Calderoli in Africa, «in privato, senza tamburi, trombe e pubblicità. Deve sedersi a mangiare in mezzo a noi, anche lui deve ballare al ritmo del tam tam… Lui ha insultato Cécile e ha sbagliato, ma noi l’abbiamo perdonato».