La pandemia è un virus influenzale che si espande in tutto il mondo infettando ovunque la popolazione. In genere se ne contano 3 al secolo.
NELLA STORIA
Nella storia alcune decimarono la popolazione: una febbre tifoide uccise un quarto della popolazione di Atene e un quarto delle truppe nel 430 a.C.
Un’epidemia di vaiolo nota come peste antonina ammazzò 5 milioni di persone tra il 165 e il 180 d.C. e successivamente 5000 persone al giorno a Roma tra il 251 e il 266 d.C. Riprese a sterminare intorno al 1500 in centro e sud America, centinaia di migliaia di persone quando i conquistadores raggiunsero le coste.
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Il tifo o “febbre navale” o “febbre da accampamento” emerse durante le Crociate e proseguì fino alla Seconda guerra Mondiale. I morti si contarono, di volta in volta, a decine di migliaia.
Nulla fu però peggio della peste bubbonica. Inizialmente nota come Morbo di Giustiniano, si sviluppò dall’Egitto a Costantinopoli nel 541, ammazzando 10mila persone al giorno. Scomparve fino al 1300, raggiungendo l’Europa nel 1348 sterminando venti milioni di persone in sei anni.
LE PIU’ RECENTI
COLERA– Pandemie di colera si sono sviluppate in diversi focolai tra il 1816 e il 1966, partendo dall’India e raggiungendo presto Europa, Canada, Stati Uniti, Russia e Africa. L’ultima pandemia di colera, nota come El Tor, colpì tra il 1960 e il 1966 Indonesia, Bangladesh e Unione Sovietica e, nel 2008, lo Zimbabwe. Provocata da un batterio, oggi è letale in meno dell’1% dei casi trattati e fino al 60% di casi non trattati.
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INFLUENZA SPAGNOLA– Si sviluppò in Francia, a Boston e in Sierra Leone nel 1918 diffondendosi in tutto il mondo e uccidendo 25 milioni di persone (stima per difetto) in sei mesi; 17 milioni dei quali nella sola India, mezzo milione negli Usa e 200mila nel Regno Unito. Svanì dopo 18 mesi. Nessuno determinò ma con precisione il ceppo.
INFLUENZA ASIATICA– Compare in Cina nel 1957 e raggiunge presto gli Usa provocando in due anni 70mila morti. Il ceppo è lo H2N2.
INFLUENZA DI HONG KONG– Arriva nel decennio successivo, dura due anni e da Hong Kong raggiunge gli Usa: 34mila i morti.
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PANDEMIA DI HIV/AIDS– L’assenza di precauzioni iniziali nei rapporti sessuali favorisce la diffusione su scala mondiale dell’Hiv nel 1981, sterminando 3 milioni di persone di Aids. Oggi chi si ammala di Hiv può mantenere la malattia sotto controllo, specie in Occidente, evitando che porti all’Aids.
SARS– Compare in Cina nel 2003, arrivando a Taipei, Singapore e Toronto. C’è grande allarme, in realtà fa registrare 8096 casi. Si calcola un tasso di mortalità tra il 7 e il 15%. All’improvviso sparì. Qualcuno sostenne che si trattava di un virus “artificiale” da usare come arma, ma non venne mai dimostrato.
AVIARIA – Nota anche come H1N1 arriva nel 2009, inizialmente denominata influenza suina per via del fatto che veniva originariamente trasmessa dal maiale. Parte dal Messico e arriva in 80 Paesi. Ma su 46016 casi europei accertati, i morti risultano 104. Nel mondo 2910. Ad agosto 2010 è stata chiusa l’emergenza.
MORBILLO– Tra i nativi messicani tra il 1848 e il 1849 fece due milioni di morti. Di morbillo si muore ancora nei Paesi poveri. Dal 1980 si è tuttavia diffuso il vaccino. Nel 2012 l’Oms calcolò 122mila morti per morbillo al mondo, in particolare bimbi sotto i 5 anni, rispetto ai 630mila del 1990.
VAIOLO– Il vaiolo, mortalità del 30%, ha fatto ammalare negli anni 50 circa 50 milioni di persone. È stato considerato “eradicato” a livello mondiale nel 1979, ma tuttora gli Stati Uniti e altri Paesi ne conservano scorte per il timore di attacchi bioterroristici a base di vaiolo.