Da cantautore d’osteria a strimpellatore per Serena Dandini e “Ballarò” e ora, finalmente, la consacrazione con “l’album della maturità”. «Lo stornello e il romanesco sono nelle mie corde, ma stavolta son partito dal pensiero, dalla pancia». Il 35enne Alessandro Mannarino ha raccontato la sua metamorfosi a “Io donna”.
BASTA URLA- «È finito il tempo dell’urlo, del pianto, dell’ubriacatura festosa; questo album è un pellegrinaggio verso l’alto, lasciandosi alle spalle un’umanità derelitta, i suoi feticci e le sue zavorre, per guadagnare una posizione più isolata».
LA CRISI? ALLE SPALLE- E Mannarino parla della sua crisi lasciata alle spalle. «Cinque anni fa nessuno conosceva le mie canzoni, ero un ragazzo problematico. Poi ho trovato un pubblico, un seguito, e mi son sentito di dover difendere l’importanza di quel che faccio… Di scemenze ne ho fatte e tante; ubriacature con gli amici e musica… Adesso sto bene, niente più spogliarelliste. Ma in tutto quel che scrivo c’è traccia di me».