Ci sono fenomeni che ai nostri occhi possono sembrare strane coincidenze, fatti inspiegabili oppure semplici fantasie della nostra mente. Già dai tempi antichi, alcune testimonianze riportavano la presenza di strani oggetti non identificati nel nostro cielo, gli Ufo, acronimo inglese di Unidentified Flying Object.
TESTIMONI- Sono molte le testimonianze provenienti da tutto il mondo, che appurano la presenza di questi oggetti luminosi di forma discoidale. Ma gli alieni esistono veramente?
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PARLA IL FONDATORE DI UFOGHOST- Alla nostra domanda risponde Lorenzo Fossati, un ricercatore che da 19 anni studia questo fenomeno. Lorenzo ci racconta le sue esperienze vissute in prima persona e parte delle ricerche effettuate con appassionati del settore, utilizzando macchinari professionali e videocamere con visori infrarossi. All’equipaggio di Lorenzo non mancano sensori per il rilevamento di campi elettromagnetici, microonde e un contatore geiger che viene utilizzato per rilevare fonti radioattive.
Quando hai fatto il tuo primo avvistamento?
«Era il mese di luglio del 1985, avevo 6 anni e stavo giocando con la mini moto che mi avevano regalato i miei genitori, in un campo dove da poco era stato tagliato il grano. Ero in sella alla mia moto quando all’improvviso mi accorsi che nel cielo sopra di me era apparso un oggetto di forma triangolare che restò completamente fermo per alcuni minuti. Mi fermai a guardarlo affascinato, con l’innocenza di un bimbo che, per la prima volta, vede qualcosa di strano fermarsi in cielo».
Cosa hai pensato in quel momento?
«Restai meravigliato, perché credevo che fosse un aereo come quelli che usavo per giocare. Quando feci ritorno a casa, raccontai l’accaduto ai miei genitori che inizialmente non diedero peso al mio racconto, ovviamente pensando alle fantasie di un bambino».
Cosa accadde nei giorni successivi?
«I miei genitori per puro caso, dopo qualche giorno, mi scattarono delle foto ricordo in sella alla mia nuova mini moto, che avrebbero dovuto inviare ai miei cugini in Francia. Quando mio padre portò il rullino a far sviluppare dal fotografo, rimase molto sorpreso perché l’oggetto che avevo visto quel giorno appariva in ogni foto».
Cosa ti disse tuo padre in merito a queste foto?
«Mi spiegò che probabilmente avevamo comprato un rullino deteriorato. La mia curiosità non ebbe esattamente una giusta risposta, quindi con il passare del tempo, guardando la televisione, iniziai a comprendere che quell’oggetto non era un aereo. Successivamente nel corso degli anni, facendo ricerche approfondite, arrivai a comprendere che quello era un Ufo».
Che tipo di ricerche hai fatto e quali sono stati gli esiti?
«Da parecchi anni ho iniziato a fotografare il cielo nella speranza di ritrovare ancora qualche cosa di anomalo: effettivamente, nelle mie fotografie, mi sono accorto di aver immortalato più volte nel cielo altri oggetti luminosi di varie forme: così insieme ad amici, anche loro appassionati, abbiamo fondato un gruppo di ricerca ufologica».
Con il tuo gruppo avete intrapreso anche collaborazioni con altri team del settore?
«Sì, certo! Abbiamo collaborato nel 2011 col gruppo ufologico HWH 22 per la trasmissione Mistero e successivamente in altri programmi televisivi e radiofonici. Nel febbraio 2012 ho fondato un gruppo ufologico chiamato “UfoGhost” che vanta 5.000 iscritti da ogni parte del mondo. I gruppi con i quali collaboriamo maggiormente sono: in Texas, The X Factor fondato da Maurice Ferreira jr, mentre in Africa col gruppo Jimale Globa News di Mogadiscio in Somalia, in Brasile con il gruppo Paranormal Experiment, in Francia con il gruppo Bv Group. Ovviamente non mancano le testimonianze fotografiche di moltissime persone che ci contattano da tutto il mondo. Queste sono esperienze vissute che noi cataloghiamo per mese e anno».
Hai mai incontrato Pier Fortunato Zanfretta, l’uomo rapito dagli alieni?
«Sì, perché è stato mio ospite in una conferenza di ufologia che ho tenuto il 13 ottobre 2013 a Novi Ligure».
La tua è più una passione o una curiosità?
«Passione!»
Perché?
«Perché sono certo che esistono altre forme di vita e lo dimostrerò! ».
Valeria Sorli per Vero