«Le forniture di gas all’Europa non sono a rischio. La Russia ha fornito gas anche nei momenti peggiori, addirittura durante la guerra fredda, e abbiamo sempre rispettato gli accordi». Così parla Alexander Medvedev, vicepresidente di Gazprom e direttore generale di Gazprom-export, in un’intervista pubblicata sul numero di Panorama in edicola da giovedì 17 aprile.
I PREZZI AUMENTATI – Circa il 40 per cento del gas che dalla Russia arriva in Europa attraversa l’Ucraina e riguardo alla crisi tra Mosca e Kiev, che ha portato ad un forte aumento dei prezzi del metano praticato dai russi all’Ucraina, il numero due di Gazprom sottolinea che «gli ucraini non hanno rispettato i patti e non hanno nemmeno pagato le forniture a prezzo scontato. Il debito del paese verso Gazprom sta crescendo. Cosa farebbe in una situazione simile qualsiasi fornitore europeo responsabile e col senso degli affari?».
L’INTERVISTA A PANORAMA- Nell’intervista con Panorama, Medvedev si dice convinto che «per diversi decenni a venire l’Europa non avrà altre fonti di gas naturale sicure». E conclude: solo la Russia è in grado di rispondere alla crescita della domanda europea. Norvegia, Algeria, Regno Unito e adesso anche i Paesi Bassi stanno iniziando ad avere problemi derivanti dall’esaurimento delle loro risorse. Da un punto di vista economico, il gas liquefatto americano non può essere esportato in Europa a prezzi competitivi. Se per questioni politiche si dovesse decidere di esportare il gas americano nel vecchio continente, gli europei dovranno essere pronti a pagare prezzi più alti che per il gas russo».