Si chiamano Angelo Greco, Cristiani Principato, Mattia Semperboni e Jacopo Tissi. Hanno 18 anni e sono già contesi dai teatri di mezza Europa. Sono i diplomandi della Scuola di ballo della Scala e, come raccontano a “Io donna” in edicola sabato 12 aprile, il loro mito è – manco a dirlo – Roberto Bolle. E c’è un motivo: è grazie a lui se i ballerini maschi, almeno alcuni, sono diventati icone pop.
INNAMORATO DELLA DANZA A 5 ANNI- Jacopo Tissi gli assomiglia pure. «Mi sono innamorato della danza a cinque anni guardando “Il Lago dei cigni” alla tv», dice. «I miei genitori erano perplessi ma mi hanno lasciato studiare. È stata dura, ho fatto il pendolare per sette anni e alla Scuola di Ballo ho anche conosciuto la mia ragazza, Martina, anche lei all’ottavo anno». In tasca Jacopo ha già un contratto con il teatro dell’Opera di Vienna. Angelo Greco ha una tecnica alla Baryshnikov che gli ha aperto le porte all’American Ballet Theatre, Cristiano Principato è impegnato in audizioni in tutta Europa.
LA DE FILIPPI – Mattia Semperboni è uno specialista dei giri nel cui vortice sembra trovare il centro della sua energia vitale: «Un’amica di famiglia mi consigliò di iscrivermi alla Scuola della Scala. Davanti agli occhi ho sempre avuto Bolle e la sua fisicità, è un mostro con una volontà di ferro. A me però è servito anche seguire in tv “Amici” di Maria De Filippi e i suoi ballerini come Leon Cino. Andrei volentieri anch’io in tv. Su Youtube studio le varie interpretazioni e le confronto»