Sandra Milo ha un nuovo fidanzato, George Hilton, attore uruguaiano diventato famoso grazie agli “spaghetti western” degli anni Sessanta e Settanta. Ottant’anni lei e 79 lui, si sono innamorati l’un l’altra come due ragazzini. Com’è successo? Ce lo racconta lei stessa in quest’intervista…
Signora Milo, ci parla di questo suo nuovo amore?
«Sì, George, che vive in Italia da diversi anni, è un uomo bellissimo ancora oggi che ha quasi ottant’anni. È alto, attraente, le donne lo guardano ancora con grande attenzione…».
Cosa le piace di più di lui?
«È una persona carina, molto signore, gentile, di quelli che ti aprono la portiera dell’automobile e ti versano da bere. Tutte quelle piccole attenzioni, insomma, che fanno sentire la tua vita un po’ più preziosa per qualcuno. Il nostro non è l’amore dei vent’anni e nemmeno quello dei trenta o dei quaranta, però è sempre amore, è bello e io sono contenta».
Ne parla con entusiasmo…
«Mi fa piacere parlarne, perché c’è tanta gente anziana che ha voglia di amare e di avere un compagno o una compagna ma ha timore. Magari perché la famiglia si vergogna di un amore a tarda età. Invece l’amore è una cosa meravigliosa sempre, a qualunque età, per cui è giusto viverla serenamente e se possibile con felicità».
Da quant’è che siete fidanzati?
«Saranno cinque o sei mesi, non tantissimo. Dicevo “mai più, mai più” invece è successo».
Le piacerebbe sposarsi con lui?
«Adesso mi piace molto fare la fidanzata».
State già convivendo? Magari a Roma?
«No, io vivo con due dei miei figli, Ciro e Azzurra, perché Debora la più grande vive da sola».
A proposito dei suoi figli, che mamma è?
«Sono una classica mamma italiana, nel senso che i figli vengono prima di tutto, prima di me stessa e del lavoro. È una prerogativa delle madri italiane vivere i figli in modo così intenso. È un amore che comincia dal concepimento e dura per sempre, senza mai affievolirsi o avere momenti di flessione o di “stanchezza”».
Cosa si augura nel suo futuro?
«Vorrei che tutti avessero un lavoro, una possibilità di vita dignitosa. Anche se per fortuna non ho difficoltà economiche, anch’io sento la crisi come tutti. Anche perché l’idea che ci sono intere famiglie che soffrono la fame mi fa stare molto male, non riesco a essere serena sapendo che intorno a me c’è tanta sofferenza vera».
Crede in Dio?
«Moltissimo, ho una fede profondissima e sono sicura che il mio Paese ce la farà a superare questo momento e che Dio aiuterà tutti! Sono tanto devota anche a San Padre Pio, come lo erano anche mia madre e mia nonna. Inoltre voglio molto bene al Papa, perché è buono, umano ed è un grande conforto pensare a lui».
È vero che parla con gli angeli?
«Non so se sono angeli, ma sento intorno a me delle presenze che mi vogliono bene, con le quali ho un rapporto vero, diverso da quello che ho con le persone reali. Mi sento protetta, amata e questo adesso mi dà un grandissimo conforto».
Hai nuovi progetti lavorativi?
«Sto facendo due commedie, una si chiama Harry e Sally ed è una commedia molto carina, tratta dal film e ovviamente rivisitata. E l’altra è Federico… come here!, con altri attori, cantanti, ballerini acrobati. Uno spettacolo poetico e d’amore».
Se non avesse lavorato nel mondo spettacolo, cosa le sarebbe piaciuto fare della sua vita?
«Quand’ero bambina mi sarebbe davvero tanto piaciuto fare la ballerina o la cantante lirica. Avrei voluto avere “la voce”, ma purtroppo è un dono che non ho avuto. Non ho potuto neppure ballare perché ho cominciato prestissimo a lavorare e, quindi, non avevo tempo di seguire i corsi di ballo. Ho, però, fatto la modella a Milano e poi, a Roma, sono diventata attrice: è il mio mestiere e mi piace tanto».
Simona Saia per Stop